Milano presenta le mostre del 2018: Frida Kahlo, Picasso, Carrà

Sala: modello funziona anche per la collaborazione con i privati

DIC 6, 2017 -

Milano, 6 dic. (askanews) – Una “città-mondo” che, sul terreno delle arti, vuole portare avanti progetti espositivi di ricerca, in grado però di essere anche divulgativi. Milano, nelle persone del sindaco Giuseppe Sala e dell’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, ha presentato il proprio approccio alle mostre del 2018, partendo dall’idea, ribadita dal primo cittadino, che “con la cultura si mangia”.

“Sono molto contento – ha detto Sala – perché gli ultimi numeri ci danno non solamente crescita del numero di persone, ma anche dei ricavi e questo è assolutamente importante”.

Per l’anno che verrà sono in programma diversi eventi di grande richiamo, come la mostra al MUDEC su Frida Kahlo oppure l’esposizione di opere provenienti dal Philadelphia Museum of Art a Palazzo Reale, piuttosto che il focus sull’arte contemporanea brasiliana al PAC o ancora l’omaggio a Margherita Sarfatti al Museo del Novecento. Ma la sintesi di quanto presentato spetta di diritto all’assessore Del Corno.

“L’attività espositiva del Comune di Milano nel 2018 – ha spiegato ai cronisti – vedrà 60 progetti espositivi che metteranno al cuore alcuni grandi maestri dell’espressione artistica, da Picasso a Durer, da Boldini a Klee, ma troveranno diversi filoni di approfondimento che soprattutto racconteranno l’importanza del pensiero creativo per la nostra città e penso su tutti alla grande figura di Enzo Mari e la storia del secolo appena trascorso, il Novecento italiano, che nella nostra città ha avuto più stagioni di enorme importanza e penso soprattutto alla grande mostra che Palazzo Reale dedicherà a Carlo Carrà nell’autunno 2018”.

Il programma delle mostre è, come si vede, variegato e multidisciplinare, anche se continua a spiccare l’assenza della fotografia, e comunque conferma la vocazione internazionale di Milano, che anche per quanto riguarda la cultura sta in qualche modo imponendo, nei fatti, un proprio modello.

“Abbiamo un vantaggio rispetto ad altre città – ha aggiunto Sala – perché i privati sono più partecipi, aiutano nell’investimento, propongono a loro volta. Alcune delle cose che vediamo oggi magari non nascono dalla nostra mente, ma da proposte di privati. Questo è il vero vantaggio di Milano e in questo senso dovrebbe essere un po’ un modello”.

Per il 2019, poi, sono già state fatte delle anticipazioni: su tutte la mostra dedicata a Ingres a Palazzo Reale e la riapertura della Sala delle Asse al Castello Sforzesco con un’esposizione di disegni di Leonardo da Vinci.