Un romanzo e la ricerca di unione, il debutto di Nicola Bolaffi

Incontro con l'autore di "La sottile armonia degli opposti"

GIU 20, 2017 -

Milano, 20 giu. (askanews) – Due vite, due desideri apparentemente lontani che poco a poco si avvicinano all’interno delle pagine di un romanzo capace di esplorare i sentimenti senza concessioni al luogo comune, ma anzi con un interessante senso di necessità del racconto. “La sottile armonia degli opposti” è il libro d’esordio di Nicola Bolaffi che esce per Garzanti. Una storia che ruota intorno a due protagonisti, Otto e Greta, che lo scrittore accompagna fin da bambini.

“Penso che la cosa principale – ha detto Nicola Bolaffi ad askanews a proposito del modo in cui si può raccontare l’infanzia – sia innanzitutto ricordarsi del linguaggio animistico che hanno i bambini, perché loro hanno una grandissima immaginazione, il loro mondo è popolato non solo dalla realtà che li circonda, ma anche da tutto ciò che loro immaginano e pensano”.

Il romanzo di Bolaffi si apre, significativamente, con una breve frase posta in epigrafe: “Le separazioni segnano il percorso”. Un atteggiamento, viene da dire, che caratterizza poi tutto il libro intento a documentare tanto le separazioni e i loro dolori, quanto la ricomposizione di un percorso comunque coerente per i suoi personaggi.

“Ho cercato di raccontare una storia che nascesse da una mia urgenza di esprimere determinate emozioni e determinati sentimenti – ha aggiunto l’autore – che probabilmente giacevano silenti e che dovevano venire fuori. Non ho avuto riferimenti letterari veri e propri, è stata la storia che in qualche modo ha chiesto di essere raccontata”.

Il desiderio è uno dei temi e dei motori del libro, ma il tentativo di Nicola Bolaffi è stato quello di andare un passo oltre la soddisfazione di questo desiderio.

“Quello che a me interessava – ci ha spiegato – era il percorso della formazione del carattere dei due protagonisti. Inseguendo il loro desiderio che, probabilmente, alla fine era la ricerca di un’unione – come ognuno di noi cerca nella vita – non solo in ambito sentimentale, ma anche un’unione profonda con tutto ciò che li circondava. Nella fattispecie loro hanno trovato nell’arte il meccanismo per entrare veramente in sintonia con se stessi”.

Pittore e tennista, Nicola Bolaffi ci ha raccontato anche il modo in cui si è posto di fronte al romanzo come forma di espressione creativa diversa, ma anche come momento di confronto con se stesso.

“E’ un oggetto – ha concluso lo scrittore torinese – che ha richiesto molto tempo e molta attenzione e credo che si coniughi con un momento della mia vita nel quale avevo bisogno di capire delle cose, di trovare un senso e di metterlo su carta”.