Milano, 26 giu. (askanews) – Un classico dedicato agli amanti dell’arte culinaria, un vademecum per appassionati, ma anche un aiuto per principianti, che possono così seguire gli insegnamenti e i consigli dello Chef nostrano per antonomasia, che sa valorizzare i piatti della tradizione e interpretare le nuove tendenze con tecniche e segreti dell’alta cucina.All’interno dello spazio “Italian Makers Village” a Milano, la Società Umanitaria e Confartigianato hanno chiamato Gualtiero Marchesi, chef ambassador di Expo2015, per svelare i segreti della sua cucina e nell’occasione presentare per la prima volta il suo nuovo volume “La cucina italiana. Il grande ricettario”. Oltre 1.500 ricette italiane, regionali e di famiglia, descritte nei minimi dettagli e suddivise per argomenti in modo semplice e intuitivo: salse e condimenti, antipasti, primi piatti, carne, pesce, uova, verdura, dolci, insieme a tutti i suggerimenti per scegliere i “ferri” del mestiere, conservare i cibi, apparecchiare al meglio la tavola e trasformare ogni pietanza in un capolavoro.
Un ricettario che è anche, e soprattutto, una visione della cucina italiana da parte del grande Chef. “In questo libro – ha detto Marchesi – ho fatto il punto sul patrimonio della cucina italiana, osservando con amore quello che è stato fatto, proponendo una versione aggiornata dei piatti, senza doverli stravolgere per sembrare originale. Rispetto a certi esercizi di stile, all’agonismo televisivo fine a se stesso, studiare e confrontarsi è la scelta migliore”.
“Nel grande ricettario tradizionale si avverte l’impronta del mondo femminile, il sapere di generazioni di madri, l’attaccamento alla terra, così attuale in tempi di Expo – ha proseguito – c’è soprattutto quello che predico da anni: il bello puro è il vero buono, come dice mia figlia Paola. Se ognuno di noi, mettesse la bellezza e la verità al centro del proprio lavoro, lavorerebbe meglio e con più gioia. Parliamoci chiaro, la cucina è prima di tutto un impegno, ma è anche un linguaggio, in cui la personalità non può superare la competenza, né la competenza escludere il talento. Solo chi è responsabile è veramente libero e chi è libero aggiunge un po’ di bellezza e di verità a questo mondo”.