GIMBE: contagi +10% e +8,8% i decessi per Covid-19. Il virus rialza la testa

Ricoveri ordinari +9,1%. "Incremento dei nuovi casi in 17 Regioni"

NOV 28, 2022 -

Roma, 28 nov. (askanews) – Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE della settimana 18-24 novembre 2022, si rileva rispetto alla precedente un incremento di nuovi casi (229.122 vs 208.346) e decessi (580 vs 533) dovuti al Covid: in aumento anche i casi attualmente positivi (492.457 vs 452.895), le persone in isolamento domiciliare (484.594 vs 445.667), i ricoveri con sintomi (7.613 vs 6.981) e le terapie intensive (250 vs 247). Nel dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: decessi 580 (+8,8%), di cui 18 riferiti a periodi precedenti, con una media di 83 al giorno rispetto ai 76 della settimana precedente; terapia intensiva +3 (+1,2%); ricoverati con sintomi +632 (+9,1%); isolamento domiciliare +38.927 (+8,7%); nuovi casi 229.122 (+10%); casi attualmente positivi +39.562 (+8,7%). “Sul fronte dei nuovi casi settimanali si registra un aumento del 10%: da 208 mila della settimana precedente salgono a quota 229 mila, con una media mobile a 7 giorni che raggiunge quasi i 33 mila casi al giorno”, spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE, mentre sul fronte degli ospedali, afferma Marco Mosti, direttore operativo GIMBE, “restano sostanzialmente stabili sia le terapie intensive (+1,2%), mentre salgono i ricoveri in area medica (+9,1%)”. In termini assoluti, i posti letto COVID occupati in area critica, dopo aver raggiunto il minimo di 203 il 10 novembre, sono saliti a 250 il 24 novembre; in area medica, dopo aver raggiunto il minimo di 6.347 l’11 novembre, hanno raggiunto quota 7.613 il 24 novembre. Al 24 novembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è del 12% in area medica (dal 6% della Sardegna al 31,3% dell’Umbria) e del 2,5% in area critica (dallo 0% della Provincia autonoma Bolzano e della Valle d’Aosta al 4,3% dell’Emilia-Romagna). “Restano stabili gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 30 ingressi/die rispetto ai 31 della settimana precedente”. Diciassette Regioni registrano un incremento dei nuovi casi (dal 2,2% del Lazio al 39,3% della Valle d’Aosta) e 4 un calo (dal -1,6% della Provincia autonoma di Trento al -13,4% della Sardegna). In 84 Province si rileva un aumento dei nuovi casi (dal +0,5% di Prato al +66,6% di Modena), in 23 una diminuzione (dal -0,2% di Terni al -27,9% di Oristano). L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 22 Province: Rovigo (1.032), Padova (785), Ferrara (723), Vicenza (689), Venezia (676), Treviso (649), Mantova (612), Verona (573), Ravenna (557), Lodi (553), Pordenone (541), Pavia (535), Bologna (535), Ancona (521), Belluno (517), La Spezia (515), Lucca (515), Reggio nell’Emilia (514), Cremona (514), Livorno (504), Monza e della Brianza (503), Forlì-Cesena (502). I dati sull’andamento del Covid in Italia, che sono in risalita, “confermano la diffusa ripresa della circolazione virale, che rimane nettamente sottostimata per il largo utilizzo diffuso di tamponi ‘fai da te’ e che comincia a ripercuotersi in particolare sui ricoveri in area medica. A fronte di un virus che rialza la testa, continuano a scendere le somministrazioni delle quarte dosi per anziani e fragili, lasciando scoperte quasi tre persone su quattro: in questo contesto risulta inspiegabile la scelta del Ministero della Salute di attendere sino al 1°dicembre per avviare il piano comunicativo sulla campagna vaccinale”, ha sottolineato il presidente della Fondazione GIMBE Nino Cartabellotta, a commento del monitoraggio della settimana 18-24 novembre 2022. Sav/Int14