GIMBE: i morti per Covid-19 in lieve calo, ma aumentano i contagi (+15%) e le persone in ospedale

Crescono i ricoveri ordinari (+9,8%) e terapie intensive (+21,7%)

NOV 21, 2022 -

Roma, 21 nov. (askanews) – Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE (che viene da oggi pubblicato il lunedì) nella settimana 11-17 novembre 2022, rispetto alla precedente, si rileva un aumento di nuovi casi (208.346 vs 181.181) e una diminuzione dei decessi (533 vs 549). In aumento anche i casi attualmente positivi (452.895 vs 418.554), le persone in isolamento domiciliare (445.667 vs 411.995), i ricoveri con sintomi (6.981 vs 6.356) e le terapie intensive (247 vs 203). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: decessi: 533 (-2,9%), di cui 23 riferiti a periodi precedenti, con una media di 76 al giorno rispetto ai 78 della settimana precedente; terapia intensiva: +44 (+21,7%); ricoverati con sintomi: +625 (+9,8%); isolamento domiciliare: +33.672 (+8,2%); nuovi casi: 208.346 (+15%); Casi attualmente positivi: +34.341 (+8,2%). “Sul fronte dei nuovi casi settimanali – dice Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – si registra un aumento del 15%: da 181 mila della settimana precedente salgono a quota 208 mila, con una media mobile a 7 giorni che sfiora i 30 mila casi al giorno”. In 15 Regioni si registra un aumento dei nuovi casi (dall’1,5% del Friuli Venezia-Giulia al 26,3% del Veneto) e in 6 un calo (dal -1% dell’Umbria al -10,4% della Basilicata). In 82 Province si registra un aumento dei nuovi casi (dal +0,1% di Messina al +55,3% di Lodi), in 25 una diminuzione (dal -0,8% di Catania e Perugia al -25,3% di Sondrio). L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 9 Province: Rovigo (899), Padova (724), Venezia (661), Treviso (613), Vicenza (588), Ferrara (580), Mantova (530), Lodi (529) e Verona (504). Sul fronte degli ospedali, spiega Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione GIMBE, “tornano a salire sia le terapie intensive (+21,7%) che i ricoveri in area medica (+9,8%)”. In termini assoluti, i posti letto COVID occupati in area critica, dopo aver raggiunto il minimo di 203 il 10 novembre, sono saliti a 247 il 17 novembre; in area medica, dopo aver raggiunto il minimo di 6.347 l’11 novembre, sono saliti a quota 6.981 il 17 novembre. Al 17 novembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è dell’11% in area medica (dal 6,1% della Sardegna al 30,4% dell’Umbria) e del 2,5% in area critica (dallo 0% di Basilicata, Molise e Valle D’Aosta al 4,6% dell’Emilia-Romagna). “Salgono anche gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 31 ingressi/die rispetto ai 25 della settimana precedente”. Si registra anche un aumento del numero dei tamponi totali (+2,9%): da 1.159.602 della settimana 4-10 novembre a 1.193.523 della settimana 11-17 novembre. In particolare i tamponi rapidi sono aumentati del 4,3% (+40.386), mentre quelli molecolari sono diminuiti del 3% (-6.465). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività sale dal 10,2% al 12,3% per i tamponi molecolari e dal 17% al 18,4% per gli antigenici rapidi. Sav/Int14