Milano, in ex gasometro Bovisa polo tecnologico per 1.000 startup

Via a lavori nel 2023, dureranno 24 mesi e costeranno 100 mln

OTT 24, 2022 -

Milano, 24 ott. (askanews) – Il progetto di un nuovo polo dell’innovazione, in grado di ospitare fino a mille startup, oltre a spazi per la ricerca e la didattica, muove i suoi primi passi a Milano all’interno dell’ampliamento del campus Bovisa del Politecnico. Si tratta della riqualificazione del “Gasometro 2 – Innovation Hub” dove verranno ospitati laboratori di ricerca avanzata, aule polifunzionali e altri spazi per la ricerca e la didattica sviluppate dall’ateneo, oltre ai servizi tecnologici per il funzionamento dei laboratori. La realizzazione dell’intervento sarà avviata nel 2023, si concluderà nel 2025 e avrà un costo complessivo di circa 100 milioni di euro, di cui 25 stanziati dalla Regione Lombardia, 10 dalle imprese che faranno lì la sede dei loro centri di ricerca, il resto dal Politecnico stesso. “A gennaio chiuderemo l’aggiudicazione e immaginiamo di finire in 24 mesi dal primo gennaio” ha detto il rettore Ferruccio Resta. Il progetto si inserisce all’interno dell’intervento di rigenerazione urbana dell’area “Bovisa-Goccia-Villapizzone”. L’operazione interessa una superficie di circa 325.000 mq, di proprietà del Comune di Milano (circa 234.000 mq) e del Politecnico (circa 91.000 mq), con l’obiettivo di rigenerare l’ambito di Bovisa – Goccia e realizzare al suo interno il nuovo Campus del Politecnico di Milano. “Abbiamo bisogno di dare una casa alle idee, una grande casa per l’innovazione” ha aggiunto Resta. “Ci abbiamo creduto subito e siamo pronti a replicare esperienze del genere qualora altri atenei lombardi ce le propongano” ha aggiunto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Siamo assolutamente soddisfatti di questa partecipazione, ma soprattutto dall’idea di fondo. Credo che sia anche un modo di dimostrare come noi vogliamo lo sviluppo con la sostenibilità come punto di riferimento. Siamo disponibili a essere parte concreta anche della seconda parte del progetto, con contributi sostanziali, alla quale il Politecnico sta lavorando” ha concluso.