Estate 2022, boom affitti brevi di ville e casali: +52% settimane prenotate

Osservatorio Emma Villas: tornano turisti stranieri l'86% sul totale

OTT 5, 2022 -

Milano, 5 ott. (askanews) – L’estate 2022 per gli affitti brevi di ville e casali di pregio ha registrato un vero boom di richieste. I dati parlano di un +52% di settimane prenotate rispetto al 2021 (stesso periodo di riferimento) e ritorno massiccio dei turisti stranieri, che con oltre l’86% di presenze nel Bel Paese fanno registrare un anno da record negli affitti brevi di tenute di pregio, a conferma di un trend del settore in ripresa. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Emma Villas, leader italiano nel settore del vacation rental, gli affitti brevi di ville e tenute di pregio con piscina privata, realizzate analizzando le prenotazioni degli oltre 500 immobili gestiti in esclusiva con circa 45.000 clienti italiani e internazionali ospitati nel corso della stagione. Dai dati dell’Osservatorio registrati a metà settembre emerge infatti come nel 2022 siano state oltre 7.200 le settimane prenotate di chi ha scelto una villa o un casale per le sue vacanze o momenti di relax. Un dato che supera il 2021 del 52% (nello stesso periodo si registravano 4.773 settimane prenotate) e il 2019 del 70%. Quali le regioni “regine” dell’estate? Al primo posto la Toscana, con 3.770 settimane prenotate e un indice di occupazione in alta stagione del 95%, al secondo posto, con oltre 1.200 settimane prenotate e un’occupazione delle strutture al 92%, l’Umbria. Completa il podio la regione Marche, con 434 settimane e un indice di occupazione che è arrivato al 92% in alta stagione. Ottimi risultati registrati anche per Sicilia ed Emilia Romagna, rispettivamente con 384 e 331 settimane prenotate. Ma se andiamo a guardare solo la percentuale del prenotato sul disponibile in alta stagione – la cui media nazionale è del 81% – vediamo che c’è chi ha performato ancora meglio: è il caso delle ville in Abruzzo, occupate al 100% durante l’estate. A scegliere quest tipo di soluzioni sono principalmente i turisti stranieri, che proprio quest’anno hanno registrato un record di prenotazioni. Inglesi (20%) e statunitensi (14%) al primo posto tra i clienti extra UE. Non mancano però nel Bel Paese coloriture europee, con i tedeschi (15%), in pole position. Nella classifica figurano anche gli italiani (14%), che provengono principalmente da Lombardia (42%), Lazio (14%) ed Emilia-Romagna (10%). “Il soggiorno in ville di pregio è ormai un’opzione consolidata per il turismo internazionale e nazionale e i dati di quest’anno ci rendono ottimisti. Allo stesso tempo, però, il nostro ottimismo viene scalfito dalla preoccupazione per l’attuale situazione internazionale: l’inflazione, e quindi l’aumento del costo della vita, dell’energia, dei carburanti, e anche il rincaro dei voli italiani e internazionali, ad esempio, non fanno bene a nessun settore, in particolare quello del turismo – ha detto Giammarco Bisogno, fondatore e ceo di Emma Villas – Il rilancio di questo settore rischia di essere vanificato, qualora non venissero apportate delle misure efficaci, in grado di tranquillizzare la clientela nazionale e internazionale e i proprietari delle strutture, preoccupati dal rincaro dei costi di gestione”. “Il tema dei costi energetici è cruciale per mantenere questa ripresa”, ha aggiunto. Ma perché scegliere questo tipo di vacanza? Il costo medio nazionale per l’affitto di una villa o tenuta di pregio è di circa 4.173 euro a settimana. Si tratta di costi che diventano accessibili perché suddivisi tra più ospiti. Si possono quindi tradurre in una spesa media orientativa di circa 525 euro a persona per settimana, per soggiornare in dimore da “mille e una notte”.