Sindacato penitenziari Spp: in carceri campane 700 positivi

Di Giacomo: focolaio a Secondigliano, servono tamponi per agenti

GEN 15, 2022 -

Coronavirus Napoli, 15 gen. (askanews) – “In sei istituti penitenziari campani (Poggioreale, Secondigliano, Santa Maria Capua Vetere, Ariano Irpino, Salerno e Sant’Angelo dei Lombardi) ci sono non meno di 700 positivi tra detenuti e personale penitenziario” e “in circa un mese i contagi nelle carceri, sicuramente anche per effetto della nuova variante, hanno raggiunto l’incremento del 150%”. E’ la denuncia del segretario generale del Sindacato Penitenziari – S.PP. Aldo Di Giacomo. In una nota, il sindacalista si è soprattutto soffermato sulla struttura carceraria di Secondigliano a Napoli: “E’ semplicemente inaudito che nel carcere di Secondigliano, dove il focolaio Covid sta colpendo un centinaio di detenuti, si proceda a una indispensabile e generalizzata campagna tamponi solo per i detenuti escludendo il personale penitenziario. Bisogna intervenire rapidamente facendo in modo di accertare la condizione di salute degli agenti e quindi se necessario porli in isolamento a casa”. Di Giacomo ha poi aggiunto: “Senza disporre nemmeno di mascherine Fpp2 e di presidi adeguati a contenere la diffusione del virus, di questo passo la situazione del controllo degli istituti per il numero ridotto di agenti in servizio supererà l’emergenza attuale per diventare impossibile da garantire. Per non parlare dell’impossibilità di disporre negli istituti di ambienti per l’isolamento dei detenuti positivi tenuti insieme ai negativi, oltre all’assoluta carenza di personale medico e specialistico”. “A questo punto non è più sufficiente condividere la nostra preoccupazione, ma bisogna procedere all’organizzazione immediata di Open Day di vaccinazioni nelle carceri proprio come accade fuori e all’obbligo del Green Pass e di mascherine Fpp2. Continuiamo a mettere in guardia i ministri Cartabia e Speranza su ulteriori ritardi che si sommano a quelli già accumulati da mesi. Si sta ripetendo lo stesso grave errore di sottovalutazione compiuto con l’avvio della prima fase di vaccinazione anti-Covid mentre la tensione è alle stelle”, ha concluso.