Sardegna, Cna: su digitalizzazione Pmi intervenga la Regione

Nonostante fondi stanziati dal Governo, gli imprenditori sono fermi

OTT 25, 2021 -

Sardegna Cagliari, 25 ott. (askanews) – Nonostante il Governo italiano abbia destinato ai progetti di digitalizzazione gran parte dei fondi del Pnrr, quasi l’80% degli imprenditori della Sardegna non ritiene strategico uno sviluppo della propria azienda in ottica 4.0. Questa percentuale cresce nel comparto dove si dovrebbe essere più attenti alle evoluzioni della tecnologia, ovvero quello manifatturiero. È quanto si evince da una recente ricerca della Cna Sardegna sulle opportunità che la cosiddetta Industria 4.0 potrebbe offrire alle aziende artigiane dell’isola. Dall’analisi emerge che la classe imprenditoriale sarda conosce ben poco di integrazione tra processo produttivo e strumenti digitali, sensoristica, internet delle cose, robotica, stampa 3d, strumenti di analisi di big-data, apertura verso la personalizzazione del prodotto da parte della clientela, e così via. È probabile che in un tessuto imprenditoriale in cui domina la piccola e media impresa si sia erroneamente consolidata l’idea che queste tematiche riguardino solo le grandi imprese, quando invece anche le PMI possono trarre enorme vantaggio dalle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dalla digitalizzazione dei processi. “Una qualunque impresa, anche di piccole dimensioni, che decida di ignorare la quarta rivoluzione industriale è destinata a perdere competitività, rischiando di essere tagliata fuori dal mercato”, commentano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionali della CNA Sardegna. “Innovazione tecnologica, digitalizzazione e qualificazione del capitale umano – aggiungono – sono i driver su cui costruire un processo di riposizionamento qualitativo del tessuto produttivo isolano: al governo regionale chiediamo di costruire insieme un progetto con le risorse del Pnrr”. La digitalizzazione si colloca quindi al primo posto tra gli obiettivi strategici del Governo, ma le imprese artigiane sarde rischiano di beneficiarne in maniera assai marginale. “Per questo motivo – concludono Piras e Porcu – la Regione sarda dovrebbe svolgere un ruolo attivo di sensibilizzazione, anche con il coinvolgimento delle associazioni di categoria, predisponendo campagne informative orientate a promuovere la conoscenza delle opportunità e dei vantaggi offerti dall’applicazione delle nuove tecnologie ai processi di produzione e alla gestione d’impresa. Supportando poi la predisposizione di progetti di sviluppo imprenditoriale efficaci ed accompagnando la fase attuativa e di esercizio”.