Morti bianche, Pd Veneto: 12 nel padovano doppio rispetto 2020

"Ripresa economica non prescinda da sicurezza sul lavoro"

OTT 25, 2021 -

Veneto Padova, 25 ott. (askanews) – “Dodici morti sul lavoro, più del doppio rispetto allo scorso anno. Di fronte a questi numeri la politica ha il dovere di intervenire. Sul serio, però, non con belle parole e dichiarazioni di intenti. Il Governo si è mosso, adesso tocca alla Regione fare la propria parte. La ripresa economica non può prescindere dalla sicurezza nei luoghi di lavoro”. Così Vanessa Camani, vice capogruppo del Partito Democratico a in consiglio regionale del Veneto, commenta insieme al collega Andrea Zanoni, le cifre pesanti per quanto riguarda le ‘morti bianche’ nel Padovano: già 12 contro le 5 del 2020, 17 se si sommano quelle avvenute al di fuori dei confini provinciali, ma con vittime padovane. “L’inasprimento delle sanzioni e l’assunzione di mille nuovi ispettori stabilite dal nuovo decreto legge – proseguono gli esponenti Dem – sono un passo in avanti, ma anche sul territorio servono misure analoghe. L’attuale Piano strategico per la salute e la sicurezza della Regione è stato un flop, perché gli Spisal continuano a essere sotto organico, nonostante gli annunci di Zaia. Sono stati rimpiazzati a malapena i pensionati, ma con la pandemia i neo-ispettori sono stati dirottati ai controlli sul rispetto delle misure anti Covid e quindi è rimasto tutto come prima. Il nuovo Piano, attualmente in discussione con le parti sociali, dovrà avere un contenuto, non essere un semplice contenitore”.