Covid, Ordine psicologi e Regione Campania uniti contro pandemia

Cozzuto: emergenza sanitaria ha acceso riflettori su professione

SET 16, 2021 -

Coronavirus Napoli, 16 set. (askanews) – Ordine degli Psicologi e Regione Campania insieme per continuare a fronteggiare l’emergenza sanitaria e la fase post-pandemia, ma anche per portare avanti la legge per lo psicologo di base e per l’istituzione del servizio di Psicologia scolastica. E’ il messaggio lanciato nel corso dell’incontro pubblico che si è tenuto a Salerno, per fare il punto sul lavoro svolto nell’ultimo anno e per guardare all’immediato futuro.  Il 3 agosto del 2020 il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge per lo psicologo di base, che è stata impugnata dal governo nazionale e sulla quale si attende, il 19 ottobre, la pronuncia della Corte costituzionale. “Riteniamo che siano superate le eccezioni fatte dal governo – ha spiegato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca – anche perché gli ultimi provvedimenti presi per il Covid prevedono servizi di sostegno di natura psicologica, soprattutto per i giovani, dopo un anno e mezzo di pandemia. Sono qui per ribadire l’impegno della Regione a proseguire sulla linea tracciata con la legge regionale”. In questi mesi l’Ordine ha lavorato in sinergia con la Regione anche per la proposta di legge sull’istituzione del servizio di Psicologia scolastica, che è attualmente all’esame delle commissioni consiliari competenti. “L’emergenza sanitaria ha acceso i riflettori sull’importanza dello psicologo – ha sottolineato il presidente dell’Ordine campano, Armando Cozzuto – Partendo dall’esperienza della pandemia, che ha sensibilizzato molto le istituzioni, abbiamo concentrato la nostra attenzione su due contenitori principali: da un lato la sanità, nel senso più esteso del termine, con l’approvazione della legge per lo Psicologo di base. Dall’altro lato, con la proposta di legge per il servizio di Psicologia scolastica, per garantire un supporto non solo agli allievi, ma anche a familiari, insegnanti e al personale Ata”.