Summer School Motore SanitĂ : focus Servizio sanitario nazionale

Al centro dei confronti il PNRR e le opportunitĂ  di cambiamento

SET 15, 2021 -

Salute Venezia, 15 set. (askanews) – Con il titolo “SSN Revolution. Dal mondo globale alla realtà locale. La riorganizzazione necessaria”, dal 15 al 17 settembre, a Gallio-Asiago, si rinnova l’appuntamento con la Summer School di Motore Sanità. Tre giorni di confronti che ci sono stati presentati dal direttore scientifico Claudio Zanon. “Parleremo principalmente del Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha detto il dottore ad askanews – che porterà 2 miliardi per la riforma del Servizio sanitario nazionale e il potenziamento dello stesso soprattutto per ciò che concerne la medicina territoriale e quella ospedaliera. Prenderemo in esame anche quelli che sono i concetti di innovazione dirompente, che permetterà il cambiamento di metodiche è obiettivi all’interno del SSN e parleremo anche di comunicazione per ciò che riguarda la sanità”. Si tratta dell’ottava edizione della Summer School, che quest’anno avrà 237 relatori e un giorno in più di durata rispetto agli anni precedenti. E il tutto si focalizzerà sull’opportunità di rinnovare e migliorare il Sistema sanitario nazionale. Alla presentazione dell’evento, tenutasi a Venezia, ha preso parte anche Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e al Sociale della Regione Veneto. “La Summer School di Motore Sanità – ci ha detto – è un appuntamento tradizionale e atteso per la Regione Veneto, perché diventa un momento di confronto anche post pandemia. Noi abbiamo capito con l’emergenza Covid i punti di forza e di debolezza dei nostri sistemi. Abbiamo un PNRR che pone una serie di finanziamenti e obiettivi su cui dobbiamo investire; dobbiamo rivedere i nostri modelli organizzativi, dobbiamo rivedere la nostra pianificazione con un occhio di riguardo a quell’integrazione tra ospedale e territorio che a questo punto diventa fondamentale e strategica”. Così come fondamentale è ormai il tema della sanità a tutto tondo, che Motore Sanità intende tenere sempre al centro del dibattito, favorendo l’interazione e il dialogo tra i tanti soggetti che vi lavorano. E dalla Summer School si auspicano risultati concreti. “Il primo risultato che noi vogliamo ottenere – ha concluso Zanon – è che i soldi che vengono stanziati siano utilizzati bene e in maniera adeguata. Ricordiamoci che i soldi sono a debito, ma vengono dati per le future generazioni, la Next Generation Eu, il che vuol dire che i giovani dovranno avere lo stesso Servizio sanitario nazionale e anche migliore di quello che noi abbiamo goduto finora. E bisogna soprattutto farli partecipare a questa evoluzione e a questo progresso che questo SSN comporta. Se in passato pensavamo che prima viene l’economia e poi c’è la salute, il Covid ci ha insegnato che se non c’è salute non c’è neppure economia”. E intorno a questa nuova consapevolezza ruota anche il senso della Summer School.