Sardegna, alza il sipario la stagione di prosa e danza Cedac

A Tempio Giuseppe Pambieri e Maria Amelia Monti tra i protagonisti

AGO 4, 2021 -

Sardegna Cagliari, 4 ago. (askanews) – Si alza il sipario sulla Stagione di Prosa e Danza 2021-2022 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna al Teatro del Carmine di Tempio Pausania con il patrocinio e il sostegno del Comune di Tempio Pausania, della Regione Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura e con il contributo della Fondazione di Sardegna. Undici titoli in cartellone da agosto ad aprile tra affascinanti coreografie, raffinate mise en scène di classici capolavori e divertenti commedie di autori contemporanei. Tra i protagonisti Giuseppe Pambieri e Carlo Greco, Maria Amelia Monti e Roberto Turchetta, l’artista cinese Shi Yang Shi, Paolo Triestino e Giancarlo Ratti, il giornalista Andrea Scanzi accanto a moderni interpreti della commedia dell’arte come Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello, le attrici e cantanti Marta Proietti Orzella e Alessandra Leo, l’attore messinese Angelo Campolo (già finalista al Premio Ubu, vincitore di In-Box 2020 con “Stay Hungry”). Il coreografo Jiří Bubeníček firma una incantevole e moderna “Cenerentola” sulle note di Prokof’ev per il Nuovo BallettO di ToscanA e Monica Casadei propone la sua versione de “Il Barbiere di Siviglia” per Artemis Danza, mentre la danzatrice Maria Cossu interpreta “Unknown Woman” di Mario Astolfi, intenso e avvincente “solo” per Spellbound Contemporary Ballet. In programma pièce importanti e significative come l’emozionante “Nota Stonata” di Didier Caron, esilaranti commedie come “Il rompiballe” di Francis Veber, un intenso ritratto al femminile con “Spogliarello” di Dino Buzzati e le difficoltà dell’amore ne “La Parrucca” di Natalia Ginzburg, un divertente gioco metateatrale in “Romeo e Giulietta. L’amore è saltimbanco” in cui la celebre tragedia del Bardo rivive tra fantasia e realtà. Una vita in equilibrio fra due culture per il protagonista di “Arle-Chino” con la regia di Cristina Pezzoli, e una (auto)biografia d’artista nel folgorante “Stay Hungry” di e con Angelo Campolo, per un viaggio dietro le quinte tra sogni e speranze, con una punta di sano realismo. E un omaggio all’inventore del teatro-canzone con “E pensare che c’era Giorgio Gaber” – coinvolgente one-man-show in cui Andrea Scanzi rievoca una figura indimenticabile della cultura italiana del Novecento.