Milano, in ex macello campus Ied e case popolari per 1200 famiglie

E' il progetto di Redo SGR vincitore del bando "Reinventing cities"

LUG 23, 2021 -

Milano Milano, 23 lug. (askanews) – Il nuovo Campus internazionale dell’Istituto europeo di design (Ied), un distretto museale scientifico dedicato alla divulgazione delle tecnologie e un sistema di spazi aperti a tutta la città, con case a prezzi accessibili (sotto i 2.500 euro al mq) per 1.200 famiglie e centinaia di studenti. È questo il futuro dell’area dell’ex Macello secondo “Aria”, il progetto vincitore della seconda edizione di Reinventing Cities, il bando internazionale indetto dal Comune di Milano insieme a C40 che prevede l’alienazione o la costituzione del diritto di superficie di siti da destinare a progetti di rigenerazione urbana in chiave sostenibile. “Questo progetto dimostra come Milano si possa rigenerare a partire dalla sua storia, con progetti in grado di coniugare passato e futuro, qualità architettonica e sostenibilità. Da un mercato dismesso nascerà un polo culturale d’eccellenza, con edilizia di qualità a prezzi accessibili, verde e servizi” ha dichiarato il sindaco Giuseppe Sala, ricordando che “Reinventing Cities è nata con l’obiettivo di ricucire pezzi di città in un’ottica innovativa, nel rispetto di elevatissimi standard ambientali, portando benefici diffusi sul territorio grazie a una stretta sinergia tra pubblico e privato. Sostenibilità, proiezione internazionale e inclusività: è questa la via per continuare a far crescere Milano e farla camminare insieme alle grandi città del mondo”. Il sito dell’ex Macello si estende per 15 ettari ed è composto da due aree, attualmente separate da via Cesare Lombroso, in passato parte della cittadella dei mercati generali. Il masterplan di ARIA prevede non solo il recupero e la rifunzionalizzazione degli edifici storici esistenti, che conserveranno gli elementi architettonici attuali e avranno una vocazione culturale predominante, ma anche il mantenimento di altri quattro edifici non vincolati. Il recupero degli immobili, andando oltre le richieste della Sovrintendenza, sarà funzionale sia alla creazione di un luogo fondato sul recupero, sia alla strategia complessiva di sostenibilità: grazie al riutilizzo di oltre 30.000 m2 di superficie costruita si risparmierà la produzione di oltre 4.500 m3 di calcestruzzo armato pari a oltre 2mila tonnellate di CO2 emessa. “Questo progetto recupera edifici di pregio da lungo tempo inutilizzati restituendoli alla città, crea un nuovo quartiere con case accessibili per tutti e consentirà l’ampliamento di una realtà importante a livello internazionale come lo IED. Sono sempre più numerose le istituzioni culturali che scommettono su aree meno centrali della città, dall’Accademia di Brera che aprirà a Farini al Conservatorio a Rogoredo, dalla Scala al Rubattino al Politecnico alla Bovisa” ha affermato l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, sottolineando che “è un segnale lampante di come tanti quartieri, attraverso la cura dello spazio pubblico, stiano sviluppando una nuova attrattività, che si rafforzerà ulteriormente con l’insediamento di luoghi legati alla cultura”. (segue)