Ristoratori in rivolta contro Dpcm, alle 15 presidio a min. Salute

Chiedono incontro a Speranza per capire il no ad apertura serale

MAR 3, 2021 -

Roma, 3 mar. (askanews) – Ristoratori in rivolta contro il Dpcm firmato ieri dal premier Mario Draghi, che non prevede la riapertura serale dei ristoranti nelle zone a minor rischio contagio, come chiesto a gran voce da ristoratori e rappresentati della filiera agroalimentare. E oggi, alle 15, i ristoratori aderenti a Tni Italia-Ristoratori Toscani, saranno in presidio sotto il ministero della Salute, in piazza Castellani a Roma, con lo striscione “Sanremo sì, Horeca no. La Speranza è finita”.

“Il nuovo Dpcm Draghi – spiega il portavoce Pasquale Naccari – non ci soddisfa perché non è stata prevista la riapertura serale dei ristoranti, nemmeno nelle zone a minor rischio di contagio, mentre cinema e teatri potranno riaprire”, secondo quanto fissato in linea generale, dal 27 marzo. “I ristoranti, invece, lo ribadiamo per l’ennesima volta, sono luoghi sicuri e se le persone possono stare distanziate, sedute a tavola, ci sono meno assembramenti nelle strade”, spiega.

“Chiediamo un incontro con il ministro Roberto Speranza – prosegue Naccari – perché vogliamo che ci spieghi la ratio di questi provvedimenti e cosa il Governo intenda fare per il futuro: se darci una prospettiva di vita o far morire tutte le imprese della ristorazione”.

E’ da lunedì 22 febbraio che TNI Italia protesta a Roma per far sentire la voce della categoria. Oggi, decimo giorno di presidio fisso, una delegazione è al ministero del Lavoro per presentare le richieste per salvare le imprese del mondo Horeca: 16 punti tra cui cancellazione del Durc, riduzione del cuneo fiscale, reintroduzione dello strumento del voucher per la sostituzione di lavoratori che mancano da lavoro per malattia Covid o in caso di dimissioni volontarie, riconoscimento della malattia Covid anche per le partite Iva e i soci lavoratori, Web Tax.

Ai primi tre punti del documento: equi indennizzi a fondo perduto proporzionali alle perdite, mese su mese, del 2020 sul 2019, con accesso al fondo perduto per le start up nate nel biennio 2019-2020; modifica del sistema dei colori, con riapertura a cena dei ristoranti in zona gialla; strumenti normativi straordinari per la negoziazione di canoni di locazione.