Post antisemiti contro Liliana Segre: indagati un 75enne e un 40enne

Inchiesta della procura di Milano su minacce aggravate da odio razziale

MAR 3, 2021 -

Milano, 3 mar. (askanews) – Gli investigatori della polizia postale e quelli della Digos di Milano hanno individuato e denunciato un 75enne residente nel Cagliaritano e un 40enne che vive nel Viterbese come gli autori dei commenti antisemiti più aggressivi postati sui social network alla foto che ritraeva la senatrice a vita Liliana Segre, nell’atto di sottoporsi a vaccinazione anti-Covid.

Lo ha riferito in una nota la questura di Milano, spiegando che la senatrice, sopravvissuta ad Auschwitz, era stata vaccinata all’ospedale Fatebenefratelli il 18 febbraio scorso e subito dopo sui social erano stati diffusi una serie di insulti tanto violenti da indurre la procura di Milano ad aprire un fascicolo per minacce aggravate dalla discriminazione e dall’odio razziale. Messaggi del tipo “Aveva paura di morire la stronza? Non sono riusciti neanche i tedeschi ad ammazzarla… e ora ha paura di morire??”, oppure “Ma se tirasse le cianche… quanto si risparmierebbe”.

Gli accertamenti della polizia hanno consentito l’emissione da parte del coordinatore della Sezione distrettuale antiterrorismo della procura di Milano, Alberto Nobili, dei decreti di perquisizione locale e personale, e contestuali decreti di ispezione sui sistemi informatici a carico degli indagati, che sono stati appunto eseguiti questa mattina con l’ausilio degli agenti della Postale di Roma e Cagliari e delle Digos di Viterbo e Cagliari. Sempre secondo quanto riferito dalla polizia, le perquisizioni “hanno permesso di riscontrare le ipotesi investigative e sono stati acquisiti ulteriori elementi probatori sui dispositivi informatici che ora sono al vaglio degli specialisti della polizia postale”.

Red/Alp/Int9