Appello scienziati su Nature: “Mappiamo punti deboli tumori”

Coinvolto anche Francesco Iorio, bioinformatico di Human Technopole

GEN 27, 2021 -

Milano, 27 gen. (askanews) – Per trovare il punto debole genetico di ogni tipo di tumore è necessario analizzare un’enorme mole di dati e coinvolgere il più vasto numero di istituzioni scientifiche e ricercatori in tutto il mondo. Per questo motivo scienziati di due tra i più importanti istituti di ricerca genomica del mondo, il Wellcome Sanger Institute di Cambridge (Regno Unito) e il Broad Institute di Harvard e Mit di Cambridge, Massachusetts (Usa), hanno deciso di lanciare un appello, pubblicato oggi dalla rivista scientifica Nature, per realizzare il progetto Cancer Dependency Map: una mappatura che identifichi l’essenzialità e la funzione di geni e proteine a livello di intero genoma e in ogni tipo di tumore.

Questo lavoro avrà come obiettivo finale individuare farmaci esistenti o crearne di nuovi che combattano il cancro agendo selettivamente sui geni da cui dipendono funzioni indispensabili alla sua sopravvivenza. Per arrivare a questo risultato è stato stimato che sarà necessario “spegnere” 20.000 geni e valutare l’attività di 10.000 farmaci in almeno 20.000 modelli di cancro, misurando come queste inattivazioni cambiano la vitalità, la morfologia, l’espressione genica e altre caratteristiche delle cellule di cancro. I ricercatori stimano che la realizzazione del progetto richiederà un investimento complessivo tra i 30 e i 50 milioni di dollari in un decennio.

Tra i promotori del progetto c’è anche Francesco Iorio, bioinformatico, group leader presso il Centro di ricerca in Biologia computazionale dello Human Technopole e team leader presso il Wellcome Sanger Institute. Proprio lo Human Technopole sarà il primo istituto di ricerca italiano ad aderire al progetto. “Quasi 15 anni fa – ha commentato in una nota Iain Mattaj, direttore dello Human Technopole – scienziati e medici hanno deciso di caratterizzare i genomi dei tumori di migliaia di pazienti attraverso progetti su larga scala come il Cancer Genome Atlas e l’International Cancer Genome Consortium. Lo sviluppo e l’applicazione della maggior parte dei farmaci antitumorali approvati negli ultimi dieci anni hanno beneficiato dei dati generati da questi sforzi. Tuttavia, meno di un quarto delle persone con i tumori più comuni beneficia oggi della medicina di precisione”.

“Il nostro obiettivo è audace: vogliamo valutare in laboratorio l’effetto dei farmaci e dell’intervento sui geni in ogni possibile tipo di cancro e rendere i dati accessibili ai ricercatori e agli esperti di intelligenza artificiale di tutto il mondo. Finalmente le tecnologie che oggi abbiamo a disposizione, dall’editing del genoma con la tecnologia CRISPR-Cas9 all’informatica, rendono possibile questa sfida. A condizione però di avere risorse e ricercatori a sufficienza: per questa ragione oggi lanciamo questa ‘chiamata alle armi’ ai nostri colleghi e a possibili finanziatori” ha aggiunto Iorio.