Brusaferro contro Fontana: “Ci hanno chiesto loro il ricalcolo Rt”

Il presidente dell'Istituto superiore di sanità risponde al governatore

GEN 24, 2021 -

Roma, 24 gen. (askanews) – Il presiente dell’Istituto superiore di sanità e componente della Cabina di regia e del Cts, Silvio Brusaferro non resta in silenzio di fronte agli attacchi della Lombardia sull’indice Rt dei contagi e le zone. Su Repubblica sostiene che è stata la Lombardia a chiedere il ricalcolo dei dati.

“Sono stati loro a contattarci per chiedere di fare approfondimenti su alcuni indicatori. Gli abbiamo dato alcune informazioni assieme alla Fondazione Kessler. La Regione Lombardia il 20 ha poi caricato i suoi dati sul database dell’Istituto come ogni mercoledì. Venerdì mattina, l’altroieri, hanno scritto una mail al ministero e all’Istituto per chiedere di ricalcolare l’Rt della settimana precedente, la numero 35 del monitoraggio, con i dati di questa, la 36. Ripeto: il ricalcolo ce lo ha chiesto la Regione Lombardia”.

Il governatore Attilio Fontana sostiene che l’algoritmo del monitoraggio non vada bene “eppure funziona allo stesso modo da 36 settimane per tutte le Regioni – risponde Brusaferro – Tutte le variabili che contiene, e il modo nel quale si arriva alla definizione del rischio, sono evidenti anche dal materiale fornito nel rapporto pubblico e che si ritrova nei siti ufficiali. I sistemi di calcolo che usiamo sono da sempre gli stessi”.

“Succede spesso che una Regione non sia convinta da un dato e ce lo dica. Facciamo il doppio passaggio, inviando a tutti l’anteprima, proprio per evitare errori” e quello della Lombardia con Rt all’1,4 non lo sembrava.

E alla domanda se la Lombardia è stata rossa una settimana per un errore Brusaferro risponde “lo dicono i dati che la stessa Regione ha reso disponibili venerdì”. Però sulle polemiche taglia corto: “Non sono accettabili e non mi sono proprie. L’Istituto è l’organo tecnico scientifico a servizio del servizio sanitario e dell’intero Paese. Ho grande stima dei colleghi lombardi e della loro professionalità, che non metto in discussione. Il sistema di monitoraggio è trasparente e funziona grazie all’impegno di tutti colleghi da 36 settimane, per tutte le Regioni allo stesso modo”.

Dmo