Covid, la palestra è online per sostenere i personal trainer

Con HiPro supports trainers Danone al fianco della categoria

GEN 22, 2021 -

Milano, 22 gen. (askanews) – Le misure di contenimento del Covid 19 costringono le palestre a tenere ancora le serrande abbassate, con pesanti conseguenze per tutto il comparto del fitness. Gli stessi personal trainers, con i loro contratti precari, durante la pandemia si sono spesso ritrovati senza un lavoro. Proprio per sostenere questa categoria di lavoratori, Danone, attraverso il suo brand HiPro, drink ad alto contenuto proteico destinati agli sportivi, ha lanciato un’iniziativa che vede protagonisti proprio i personal trainers e crea engagement con i propri consumatori. Si tratta di HiPro supports trainers, una palestra online con workout fatti da allenatori certificati. Ne abbiamo parlato con Maia Ottogalli, marketing manager di Danone

“Spesso – ci ha spiegato Ottogalli – i nostri consumatori sono personal trainer e con loro c’è stato uno scambio costante fin dal 2019” anno di lancio in Italia del prodotto. “In questo scambio ci siamo chiesti come, con le palestre chiuse, potevamo essere utili a questa categoria. Non essendoci un’associazione di categoria non potevamo donare dei fondi, allora abbiamo deciso di donare loro visibilità – ha proseguito – Così anzichè fare una campagna di prodotto abbiamo deciso di regalare sulle nostre properties la visibilità che in questa fase non hanno perchè molti sono professionisti indipendenti con contratti temporanei nelle palestre che sono chiuse”. Lanciata alla fine di novembre del 2020, l’iniziativa di HiPro ha visto in una prima fase il reclutamento di personal trainer certificati: ad oggi hanno aderito in 18, mentre sono già stati caricati 45 video-workout sul canale youTube dell’iniziativa.

Un’iniziativa che sicuramente parla a un target di mercato che coincide coi consumatori dei drink HiPro ma che rappresenta anche un modo per generare un impatto positivo sulla comunità in cui opera. “Questo brand è nato dalle persone, dai consumatori – ha sottolineato Ottogalli – Danone poi a luglio 2020 è diventata B Corp, siamo una benefit corporation e l’obiettivo è quello di restituire all’Italia quello che ci dà, e nello specifico restituire quello che ci è stato dato dagli stessi personal trainer”.

Il 2020 è stato difficile, ma i segnali, timidi, che sono arrivati lasciano un barlume di speranza, per un brand che aveva debuttato in Italia pochi mesi prima del lockdown. “Noi abbiamo visto chiaramente una contrazione legata alla chiusura delle palestre – ha spiegato la marketing manager di Danone – ma non appena venivano allentate le misure abbiamo visto una crescita incredibile, segno che gli italiani hanno voglia di allenarsi”. Sebbene, dunque, il 2021 sia iniziato con le palestre ancora chiuse e gli allenamenti per gli sportivi rigorosamente in casa, l’impegno è quello di crescere allargando anche la mappa dei canali distributivi: “Questa è una categoria di prodotto molto forte fuori dalla Gdo, tutto il mondo degli alimenti proteici è forte sia sulla parte di ecommerce che nei negozi specializzati. Come Danone siamo partiti dal canale che conosciamo meglio, la grande distribuzione, perchè lì abbiamo esperienza – racconta Ottogalli – Il posizionamento nei supermercati ci aiuta a far conoscere questo prodotto a persone che non sono professionisti anche se il nostro consumatore è sempre molto preparato. Ma nel 2021 c’è l’ambizione ancora più forte di rafforzarci in quei canali in cui questa categoria è nata, quindi tutto il mondo dell’ecommerce, dei negozi specializzati”.

Detto questo, le incognite sul settore sono ancora tante. “La nostra speranza ovviamente è che le palestre tornino ad aprirsi – conclude Maia Ottogalli – ma noi stiamo già lavorando in un’ottica di lockdown e prendiamo in considerazione che le palestre non riaprano. In ogni caso la palestra online rimarrà, quando poi le palestre torneranno a lavorare non la spingeremo più come ora, ma faremo confluire queste persone nei nostri piani senza lasciare indietro chi è entrato a far parte della nostra famiglia”.