Covid, Gratteri: i clan hanno fiutato subito l’affare

"I commissari non scelgano collaboratori nelle Asp locali"

DIC 2, 2020 -

Roma, 2 dic. (askanews) – “I clan hanno fiutato subito l’affare. Si muovono con più velocità sui territori in cui operano. Non devono fare i conti con la burocrazia o le varie divergenze politiche sulle strategie di fondo. Arrivano prima, hanno soldi da investire e, da sempre, cercano di ottenere consenso sociale, riconoscimento, legittimità. Da fenomeni di controllo sociale, nel tempo, si sono trasformate in agenzie di servizi legali e illegali. I commissari devono avere poteri speciali, ma soprattutto non dovrebbero scegliersi i collaboratori nelle Asp locali, come attualmente sono costretti a fare. Devono poter disporre di collaboratori al di sopra di ogni possibile condizionamento territoriale”. Così, il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, a “Famiglia Cristiana” che, sul numero domani in edicola, dedica un ampio servizio sul caso “Sanità Calabria”, un caso con una lunga storia in cui le infiltrazioni mafiose e la massoneria deviata, oggetto di costanti indagini da parte della magistratura, hanno avuto una parte determinante.