Lombardia, Fermi: didattica a distanza resti soluzione emergenza

Incontro al Pirellone con il comitato 'A Scuola!'

DIC 1, 2020 -

Milano, 1 dic. (askanews) – “La didattica a distanza al 100% deve restare una soluzione di emergenza, non può essere la norma: le proposte che ci hanno presentato oggi i rappresentanti del Comitato ‘A scuola!’ sono concrete e percorribili, individuare modalità condivise per garantire la didattica in presenza anche nelle scuole superiori deve essere la priorità dell’agenda politica di queste settimane”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, al termine dell’incontro che si è tenuto oggi a Palazzo Pirelli con i rappresentati del Comitato di insegnanti, genitori e studenti ‘A Scuola!’.

“Aspettiamo le decisioni che prenderà il Governo questo fine settimana, ma dubito che si potrà ripartire con la didattica in presenza nelle scuole superiori già dal 9 dicembre”, ha evidenziato Fermi. “Come istituzioni abbiamo il dovere di lavorare e confrontarci per garantire tale possibilità dal 7 gennaio, affinchè tutti gli istituti superiori lombardi mettano in atto una didattica in presenza alternata per almeno il 50% degli studenti, a giorni o settimane alternate. Su controlli, rispetto dei protocolli igienici e sanitari, ingressi scaglionati e controllo degli spazi antistanti le scuole, sono aspetti su cui bisognerà individuare regole uniformi per tutti gli istituti e vigilare affinchè vengano rispettate”.

Fermi ha sottolineato l’importanza del tracciamento “che dovrà prevedere anche la possibilità di istituire presidi sanitari al servizio di più istituti tra loro vicini e l’introduzione di test rapidi per screening a tappeto nelle scuole, come già avviene per molte aziende private. Infine deve essere affrontato il tema dei trasporti pubblici, la cui potenzialità di offerta può essere incrementata con il coinvolgimento dei servizi di noleggio con conducente e istituendo l’obbligo di smart working per almeno il 50% delle attività lavorative che possono essere svolte da remoto con l’obiettivo di ridurre la pressione sui mezzi”.