Protesta precari Aifa: rischiamo di andare a casa in piena emergenza

Sit in a Montecitorio: profondamente delusi e amareggiati

NOV 24, 2020 -

Roma, 24 nov. (askanews) – Nel momento in cui da più parti si mira a un rafforzamento dei servizi sanitari e “si annunciano nuovi programmi di assunzione per sostenere e rafforzare il SSN” arriva il sit in dei lavoratori dell’Agenzia Italiana del Farmaco che, dopo mesi di lotte e proteste oggi manifestano davanti a Montecitorio in vista della chiusura dei loro contratti di lavoro. Sono 100, su poco più di 600 dipendenti di Aifa: lavoratori interinali, co.co.co, contratti in scadenza. Sono farmacisti, biologi, ma anche amministrativi: alcuni di loro lavorano in uffici deputati all’autorizzazione dei farmaci dove, sottolineano, già oggi si è sottoposti a superlavoro e la carenza di personale si farà sentire.

La protesta di oggi arriva una volta “appreso che nella bozza del disegno di legge di bilancio che sarà a breve presentata alle Camere, è assente qualunque previsione di avvio di procedure per la salvaguardia dei lavoratori dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Questo provvedimento costituiva per noi l’ultima possibilità di non perdere il lavoro alla scadenza dei nostri contratti e per consentire ai lavoratori con contratto già scaduto nei mesi passati di rientrare in servizio”, sottolineano, chiarendo: siamo pronti a dare battaglia per difendere la nostra dignità e il diritto al lavoro sancito dalla Costituzione insieme ai milioni di altri lavoratori che oggi in Italia si trovano abbandonati”.

La questione dei precari Aifa era già stata oggetto di diverse interrogazioni trasversali: della Lega, del Pd, di Fratelli d’Italia, di Forza Italia. Ma ad oggi nessuna soluzione è stata trovata.