Covid,Icardi: in Piemonte ci sono condizioni per zona arancione

"Non significa tutti liberi, non abbassiamo la guardia"

NOV 21, 2020 -

Torino, 21 nov. (askanews) – “Cominciamo a vedere gli effetti delle misure che la Regione Piemonte ha applicato il 26 ottobre, prima di essere stati proclamati zona rossa. Gli effetti della zona rossa li vedremo la prossima settimana, ma abbiamo già le condizioni per essere zona arancione”. Così l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Icardi, nel corso di un sopralluogo con i giornalisti alla nuova area sanitaria temporanea “Valentino” di Torino, ospitata all’interno del quinto padiglione ex Torino Esposizioni. Si tratta di un Covid Hospital su 8mila mq di superficie in cui sono pronte 55 tende con 455 posti letto (447 posti di degenza, 6 di sub intensiva e 2 di intensiva) destinati a pazienti a bassa intensità di cura, al fine di alleggerire la pressione sugli ospedali del capoluogo. “Più riusciamo a sgravare gli ospedali e più riusciremo a curare anche le patologie non gravi e a non allungare le liste di attesa”, ha spiegato l’assessore.

“Assistiamo ad un calo significativo dei contagi di tutti quei ragazzi in età scolare che oggi stanno facendo la didattica a distanza, mentre purtroppo assistiamo ad un incremento di casi tra gli ultra sessantacinquenni. Questo anche perché li monitoriamo n modo più puntuale. In tutte le Rsa ad esempio facciamo tamponi a tappeto ogni 15 giorni”, ha spiegato l’assessore invitando tuttavia “a non abbassare la guardia”.

La transizione del Piemonte in zona arancione sarà discussa col ministro della Salute, Speranza, ha detto Icardi. “Ma questo non significa che ci sarà un ‘liberi tutti’. Manterremo misure di contenimento, per evitare ciò che è succeso quest’ estate . Ormai è chiaro che dovremo convivere col Covid fino a quando tutta la popolazione non sarà vaccinata”, ha concluso l’assessore.