La previsione dell’Imhe: il 2 dicembre il picco dei morti in Italia

Il centro studi: fra 20 giorni la lenta discesa, 700 morti a Natale

NOV 13, 2020 -

Milano, 13 nov. (askanews) – Il numero di decessi per Covid in Italia crescerà gradualmente fino a fine novembre per arrivare a un picco di 916 morti il prossimo 2 dicembre. Da quella data inizierà una lenta discesa, con una previsione per Natale di circa 700 morti, per tornare gradualmente ai valori attuali (attorno ai 600 morti al giorno) l’8 gennaio. Lo prevede l’Institute for Health Metric and Evaluation (Imhe), un centro studi nato nel 2007 con l’obiettivo di rappresentare “un quadro imparziale dei trend sanitari basato su evidenze scientifiche per fornire informazioni utili a governi e scienziati”.

L’Imhe, che ha tra i principali sostenitori la Bill Gates & Melinda Gates Foundation e lo Stato di Washington, prevede che bisognerà aspettare il 1 febbraio per vedere il numero di vittime del contagio scendere a 470 al giorno. E un altro intero mese, il primo di marzo, per tornare verso quota 330. Cifre impressionanti, che cumulate portano il numero totale di decessi previsto per il 1 marzo a superare i 107mila dai 43.589 attuali.

Lo studio, aggiornato settimanalmente con i dati man mano effettivamente riscontrati, si basa su tre diversi scenari. Per questa previsione è stato preso in considerazione lo scenario “current”, cioè attuale, che prevede un uso diffuso di mascherine e rigide norme di distanziamento. In passato le previsioni dell’Istituto si sono rivelate realistiche. Per esempio quelle formulate a giugno, seppur per difetto, sui decessi negli Usa al 1 ottobre (170mila la previsione, 220mila gli effettivi), mentre il presidente Donald Trump ad aprile prevedeva lo stop definitivo della diffusione del Covid con “sole” 65mila vittime.

Un mese fa, per quanto riguarda l’Italia, lo stesso Istituto aveva previsto utilizzando lo stesso “scenario” 600 morti al giorno per dicembre, con picco a inizio gennaio. Nella realtà a questa cifra ci siamo arrivati circa 20 giorni in anticipo e la previsione del giorno del picco di decessi ora è stata anticipata di circa un mese.

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