Teatro Duse Bologna: eravamo pronti a ripartire, vani i lavori

Adesso sono di vitale importanza misure di sostegno straordinarie

OTT 26, 2020 -

Bologna, 26 ott. (askanews) – Teatro Duse di Bologna, dopo i mesi più acuti dell’emergenza sanitarie, era pronto a presentare la nuova stazione che si sarebbe svolta in massima sicurezza. Con il nuovo Dpcm “siamo nuovamente costretti a fermarci e tutto il lavoro fatto è improvvisamente vanificato”. Adesso sono di “vitale importanza” le misure straordinarie di sostegno per il settore. A dirlo è la Direzione artistica del teatro bolognese, comunicando la sospensione di tutti i concerti e gli spettacoli in programma fino al 24 novembre.

“Dopo mesi di lavoro portato avanti in condizioni difficilissime, eravamo pronti a presentare la prima parte della Stagione 2020/2021 con i primi recuperi, nuovi titoli e grandi artisti – spiega la Direzione artistica del Teatro Duse – eravamo pronti a ripartire, seppure con una capienza in sala dimezzata. Con enorme fatica, abbiamo riprogrammato la stagione svariate volte e investito per riorganizzare gli spazi e sanificarli, nel rispetto dei protocolli sanitari che abbiamo predisposto e attuato fin da subito. Ora siamo nuovamente costretti a fermarci e tutto il lavoro fatto è improvvisamente vanificato”.

Dopo i ringraziamento agli artisti e alle compagnie e al pubblico “che, nonostante le incertezze e le attese, non ha mai smesso di incoraggiarci”, dal teatro lanciano un appello: “non è possibile nascondere come, in questo stato di crisi per tutto il settore, il sostegno delle istituzioni, locali e nazionali, divenga cruciale e non rinviabile, in special modo per un Teatro privato come il Duse che poggia il 92% del suo bilancio sulla vendita dei biglietti. Un tratto distintivo, frutto di una gestione sana e virtuosa, che, a causa dei provvedimenti legislativi in atto, ci penalizza molto più di altre realtà. Per questo motivo, saranno di vitale importanza misure di sostegno straordinarie per il teatro privato, dalle risorse economiche aggiuntive, alle azioni di supporto per tutti i lavoratori, fino ad un contributo per la promozione, quando potremo finalmente rialzare il sipario”.