La notte di tensione di Torino e Milano: scontri e fermi

Feriti alcuni agenti, le cariche hanno disperso le proteste

OTT 26, 2020 -

Milano, 26 ott. (askanews) – Notte di tensione in diverse città d’Italia per le proteste contro le chiusure decise dal governo con il Dpcm del 24 ottobre per fronteggiare la seconda ondata della pandemia di coronavirus. Particolarmente calda la situazione a Torino e Milano.

Nel capoluogo piemontese centinaia di persone si sono radunate in piazza Castello e piazza Vittorio e si sono avuti veri e propri episodi di guerriglia urbana anche in via Roma, dove sono state infrante le vetrine delle griffe del lusso. All’imbocco di via Po da piazza Castello è stato anche schierato un blindato con idranti per disperdere i manifestanti. E poi stato appiccato il fuoco ad alcuni monopattini in piazza Castello quasi all’angolo con via Verdi, dove sono intervenuti i vigili del fuoco. Assaltato anche il McDonald in piazza Castello, le cui vetrine sono state completamente spaccate. Danni anche in piazza Carignano.

Due agenti di polizia sono rimasti feriti, mentre dieci persone sono state fermate per i reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e lesioni. Al vaglio degli inquirenti anche l’ipotesi del reato di devastazione.

Momenti di forte tensioni e scontri anche a Milano: le cariche della polizia hanno disperso i circa 200 manifestanti che, con un corteo non autorizzato, hanno sfilato lanciando fumogeni, petardi e molotov e urlando slogan contro Conte e il governo che ha attraversato Corso Buenos Aires e la zona della Stazione Centrale. Secondo quando si apprende ci sarebbero stati due fermi tra i manifestanti e un agente sarebbe rimasto ferito, in maniera lieve, alla testa. In diversi punti del percorso la polizia e i manifestanti sono venuti a contatto, mentre lungo il percorso si segnalano danneggiamenti.

Nel corteo, dal quale si è levato spesso anche il grido “Libertà”, si sarebbero trovati anche esponenti del mondo ultras.