Quasi 500.000 visualizzazioni per edizione online di BergamoScienza

Ravasio: riusciti comunque a rendere scuole e studenti protagonisti

OTT 22, 2020 -

Milano, 22 ott. (askanews) – La conoscenza e il sapere scientifico sono beni necessari: lo dimostrano i numeri estremamente positivi della partecipazione a BergamoScienza 2020, che nella sua diciottesima edizione, tutta in digitale, ha raggiunto 495.492 visualizzazioni. A queste si aggiungono le 98.699 visualizzazioni del Pre-Festival con 15 incontri in 4 mesi, da giugno a settembre che ha fatto toccare il tetto di 594.191 visualizzazioni.

Nei 16 giorni del festival sono stati organizzati 23 eventi in streaming senza prenotazione, di cui 17 conferenze e 6 tour virtuali, che hanno registrato 481.280 visualizzazioni complessive. Di queste, le visualizzazioni in live sono state 280.396, con una media per evento di 12.191 e una media di presenze costanti a evento di 412. L’incremento di visualizzazioni a 24 ore è stato del 58%; quello a 7 giorni (solo per la prima settimana del festival) di 88,3%. Il festival ha varcato i confini del territorio, aprendosi a un pubblico di appassionati di scienza ancora più ampio: il 60% degli utenti dalla Lombardia, il 35% dal resto del Paese e il 5% da nazioni di tutti i cinque continenti.

Gli eventi con prenotazione sono stati 23, su una piattaforma dedicata: 2 citizen science; 1 digital talk-show; 1 workshop di coding e 19 laboratori, per scuole e privati. Il numero complessivo di partecipanti è stato di 11.621, di cui 10.845 delle scuole e 586 di privati. Le aree geografiche coinvolte si estendono dalla provincia di Bergamo (70%), alla Lombardia (18%), all’Italia (12%). Il numero di visualizzazioni di don’t Try this at school è 2.591, le proposte di esperimenti scientifici che hanno visto protagoniste 5 scuole: gli esperimenti sono stati mostrati sul sito del festival e sui siti e pagine social dei vari istituti scolastici partecipanti.

“È stata un’edizione ovviamente ‘eccezionale’. Sono mancate le emozioni condivise con il pubblico che gli scorsi anni riempiva le sale, è mancata la festa dei tanti ragazzi e bambini durante la Scuola in Piazza. Siamo però molto soddisfatti del format digitale” commenta Raffaella Ravasio, presidente di BergamoScienza. “Siamo riusciti comunque a rendere protagonisti, anche se da lontano, scuole e studenti – conclude Ravasio – si deve guardare a loro come modello per aprirci al mondo: oltrepassare i confini della mente, attraverso una visione scientifica mai banale. Questa è la missione di BergamoScienza” conclude.