Covid, Cgil: in Liguria cifre vergognose a medici base per test

"L'accordo con la Regione non diventi un'operazione di business"

OTT 19, 2020 -

Genova, 19 ott. (askanews) – “Le cifre previste dall’accordo tra Regione Liguria e i medici di medicina generale per l’effettuazione dei tamponi rapidi antigienici sono a dir poco vergognose alla luce del riconoscimento economico per il personale in servizio presso le strutture pubbliche, che null’altro percepisce se non quanto previsto dal contratto nazionale e per il quale i sindacati hanno dovuto battagliare per mesi per un minimo riconoscimento dell’impegno profuso nei mesi di picco dell’epidemia”. Lo afferma in una nota Maurizio Gualdi, segretario generale della Fp Cgil di Genova.

“Bene in questa situazione la messa in campo dei medici di medicina generale – sottolinea Gualdi – bene il superamento della diatriba su chi debba fare i tamponi, al momento veramente inopportuna, massima attenzione e rigore sulla salute dell’utenza e sicurezza per operatori, pubblici e privati, ma serve anche l’attenzione a non trasformare un supporto, che può essere considerato oggi necessario, in una operazione di business offensiva per chi presta analoga opera con remunerazioni ben differenti”.

“Queste scelte – conclude il segretario generale della Fp Cgil di Genova – confermano che la gestione della sanità deve restare fuori dalle logiche di profitto e che solo con ingenti investimenti nel sistema sanitario pubblico, iniziando a pensare anche ad un processo di internalizzazione dei servizi di medicina generale, si possa garantire una equa ed efficace azione che abbia come unico ed esclusivo obiettivo la tutela della salute dei cittadini”.