Coronavirus, De Luca conferma divieti fino al 13 novembre

Nuova ordinanza del presidente della Regione Campania

OTT 19, 2020 -

Napoli, 19 ott. (askanews) – Nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per far fronte all’impennata di contagi da Covid-19. Il documento n.81 conferma le disposizioni precedenti n.78 del 14 ottobre e n.79 del 15 ottobre, ma prolunga la validità al 13 novembre. “Salva ogni ulteriore determinazione in conseguenza dell’andamento della situazione epidemiologica quotidianamente rilevata”, si legge. Tra le misure non è inclusa la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primarie e secondarie, che sarà oggetto di una nuova ordinanza che confermerà l’orientamento della Regione Campania anche in virtù del parere positivo espresso dal Tar.

Resta confermato: il divieto di vendita con asporto per bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub, vinerie e simili dalle ore 21; l’obbligo di chiusura dalle ore 23 alle ore 5 per bar, pasticcerie, gelaterie e simili nei giorni da domenica a giovedì; il divieto di feste e ricevimenti, anche conseguenti a cerimonie civili o religiose, con la partecipazione di invitati che siano estranei al nucleo familiare convivente, anche se in numero inferiore a 30; il divieto di aggregazioni e riunioni in forma di corteo, compresi i cortei funebri; la sospensione delle attività didattiche e di verifica in presenza nelle Università, tranne quelle relative agli studenti del primo anno, dove già programmate in presenza dal competente ateneo; la limitazione oraria tra le 6 e le 8.30 per l’attività di jogging nei centri abitati; il divieto di sagre e fiere; l’obbligo per i gestori delle sale gioco e scommesse di consentire l’ingresso solo dopo misurazione della temperatura, vietando l’ingresso in caso di temperatura superiore a 37,5°C; la raccomandazione agli enti e agli uffici competenti di differenziare gli orari di servizio giornaliero del personale in presenza, assicurandone un’articolazione in fasce orarie differenziate e scaglionate, al fine di evitare picchi di utilizzo del trasporto pubblico collettivo e relativi affollamenti.