Roma, De Vito (M5S): Raggi apre su Ztl, bene ma bocciò mio atto

"Ignoranza alcuni consiglieri su nuovo DPCM"

OTT 17, 2020 -

Roma, 17 ott. (askanews) – “L’incontro tra Sindaca ed esercenti avvenuto ieri in Prefettura porta a valutare una nuova sospensione della ZTL: Eureka! Apprendo con favore che la Sindaca, nel corso della riunione tenutasi ieri in Prefettura, avrebbe preso atto delle istanze sulla sospensione della ZTL provenienti dai rappresentanti degli esercenti, valutando con l’assessore “l’apertura nella zona interdetta per facilitare l’accesso alle macchine nel Centro storico”. Lo scrive sul suo profilo Fb il presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito. “Menomale. Sono perfettamente in linea con questa valutazione e proprio questo era lo spirito della mozione che avevo presentato martedì in Aula, previa condivisione con tutti i capigruppo il giorno prima – commenta De Vito -. La mozione invero si basava sul presupposto per cui la situazione attuale è estremamente differente da quella di agosto -quando si bocciò analoga mozione, ma con 200 contagi al giorno nel paese e con una prospettiva di ritorno alla normalità al 15 ottobre- tanto in fatto (siamo a 10,000 contagi/giorno) tanto in diritto dal momento che l’emergenza è stata via via prorogata sino al 31 gennaio e le misure di prevenzione progressivamente inasprite. In sostanza – si affermava nell’atto- ricorrono condizioni similari a quelle prelockdown, in forza della quali la Sindaca con ordinanza n. 50 del 10 marzo sospendeva la ZTL sino al 31 agosto 2020”. “Certamente continuo a rimanere perplesso dei motivi della bocciatura in Aula della mozione, basati sulla autodichiarata ignoranza da parte di alcuni consiglieri dei contenuti dell’ultimo DPCM, già emesso al momento del voto e peraltro noto da giorni (evidentemente ignoranza legis excusat) – ricorda De Vito – ovvero sulla base della considerazione poi emersa in commissione mobilità per cui, “essendo impossibile aumentare l’offerta di trasporto pubblico, i cittadini possono sempre andare a piedi o in bicicletta”, principio e obiettivo sanissimo che tuttavia non da tutti può essere mantenuto e che richiede, nel suo percorso, una progressività”. “Mi auguro che questa valutazione da parte della Sindaca e dell’Assessore pervenga presto a soluzioni, anche perché urgono risposte immediate dal momento che, con la scadenza della cassa integrazione al 31.12.2020, nel solo Centro storico di Roma si rischia la perdita di 80/90.000 posti di lavoro nel settore privato. Magari con qualche esponente politico che poi si spingerà a dire: ‘se non hanno pane possono sempre mangiare brioches'”, conclude.