Covid, in Lombardia bar e ristoranti chiuderanno alle 24

Ordinanza del presidente Fontana valida da domani al 6 novembre

OTT 16, 2020 -

Milano, 16 ott. (askanews) – Sarà in vigore dalla mezzanotte di oggi fino a venerdì sei novembre la nuova ordinanza di Regione Lombardia per limitare la diffusione del contagio da Covid-19 sul territorio. Il documento è alla firma del presidente Attilio Fontana, fa sapere Palazzo Lombardia: tra le limitazioni lo stop a bar e ristoranti alle 24 e il divieto di consumare alcool in luoghi pubblici a qualsiasi ora.

L’ordinanza, come sottolineato nel pomeriggio, “è frutto del confronto che si è svolto con i sindaci dei capoluoghi lombardi, dei capigruppo di maggioranza e opposizione in consiglio regionale, del prefetto di Milano, Renato Saccone. Il governatore Fontana ha sottoposto il testo anche al ministro della Salute, Roberto Speranza”, si legge in una nota.

Tra i principali punti previsti si segnalano le misure anti-movida. Le attività di somministrazione di alimenti e bevande sia su area pubblica che su area privata (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie, pizzerie, chioschi) sono consentite sino alle ore 24; in tali attività dopo le ore 18 il consumo di alimenti e bevande è consentito esclusivamente ai tavoli. E’ vietata la vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcolica da parte di tutte le tipologie di esercizi pubblici, nonché da parte degli esercizi commerciali e delle attività artigianali dalle ore 18. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio.

Sono chiusi dalle 18 alle 6 i distributori automatici cosiddetti h24 che distribuiscono bevande e alimenti confezionati, con affaccio sulla pubblica via; tale misura non si applica ai distributori automatici di latte e acqua. Ed è vietata dalle 18 alle 6 la consumazione di alimenti e bevande su aree pubbliche.

Tra le novità emerge che è sempre vietato il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nelle aree pubbliche compresi parchi, giardini e ville aperte al pubblico. Ai sindaci la possibilità di adottare ulteriori misure restrittive, anche in relazione al divieto assoluto di assembramento, e devono assicurare massima collaborazione ai fini del controllo sul rispetto delle presenti misure.