Il Papa firma l’enciclica, ringrazia la Segreteria di Stato

Ad Assisi vuole a fianco 3 monsignori di sezione che fu di Becciu

OTT 3, 2020 -

Roma, 3 ott. (askanews) – Papa Francesco ha firmato la sua terza enciclica, “Fratelli tutti”, sulla tomba di San Francesco, nella cripta del Sacro convento di Assisi, una lettera che al poverello di Assisi si ispira come la sua enciclica precedente, “Laudato si'”.

Il Pontefice ha voluto sottolineare, al termine di una messa senza omelia, il ruolo svolto nella preparazione del testo da alcuni suoi collaboratori della prima sezione della Segreteria di Stato, la stessa presieduta, fino al 2018, da Angelo Becciu, il cardinale recentemente dimissionato da Francesco e sanzionato con la perdita delle prerogative cardinalizie.

“Adesso – ha detto il Papa – firmerò l’enciclica che porta sull’altare mons Paolo Braida, incaricato delle traduzioni e dei discorsi del Papa nella prima sessione: lui sorveglia tutto e per questo ho voluto che lui stesse presente qui oggi e mi portasse l’enciclcia, con lui sono venuti due traduttori”, ha proseguito Francesco, presentando il responsabile della traduzione dallo spagnolo al portoghese e quello che ha “un po’ sorvegliato le altre tradizioni”: “Lo faccio – ha puntualizzato il Pontefice – come segno di gratitutdine a tutta la prima sezione della Segreteria di Stato che ha lavorato in qeusta stesura e trauzione”. Alla fine, il Papa ha voluto che i tre sacerdoti (“Dove sono? Si nascondono…”), lo raggiungessero all’altare, e posassero a fianco a lui (“Togliete la mascherina”) per le foto di rito.