Camorra, Gdf sequestra beni per 36 milioni a imprenditore

Operazione delle Fiamme gialle tra Lazio e Campania

SET 24, 2020 -

Roma, 24 set. (askanews) – I finanzieri dei nuclei di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Bologna e Napoli hanno eseguito, tra la Campania e il Lazio (nelle province di Napoli, Caserta e Latina) un provvedimento di confisca di prevenzione di un ingente patrimonio del valore di oltre 36 milioni di euro riconducibile a Antimo Morlando (classe ’61), imprenditore nel settore edile e personaggio di spicco di organizzazioni criminali attive sul territorio.

Il provvedimento giudiziario è stato emesso dal tribunale di Napoli e ha riguardato beni mobili, immobili, società e rapporti finanziari riconducibili a Morlando, ai suoi familiari e a “prestanome”. Già nel mese di luglio del 2017 il manager era stato arrestato dai citati reparti nell’ambito dell’operazione “omphalos”, in quanto ritenuto responsabile dei reati di usura, esercizio abusivo di attività finanziaria, intestazione fittizia di quote societarie, intestazione fittizia di beni e indebita percezione di erogazioni a danno dello stato, aggravati dal cosiddetto “metodo mafioso”, per aver agevolato i clan camorristici “morelli” prima e “aversano” poi, attivi nei comuni di Grumo Nevano, Casandrino e Sant’Antimo.

Morlando – si spiega – in passato era stato arrestato per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso, era considerato il fulcro della pianificazione delle attività estorsive sul territorio, materialmente eseguite da altri affiliati, come emerso dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.

Nel tempo – si aggiunge – Morlando si è poi dedicato ai prestiti usurai, riuscendo a penetrare in realtà societarie già affermate e a prenderne il controllo in maniera occulta e surrettizia. Ha inoltre investito nel settore immobiliare ed è stato artefice di una serie di truffe nel settore assicurativo, pur mantenendo la piena partecipazione alle diverse vicende criminali di carattere associativo perpetrate dai sodalizi camorristici di cui comunque faceva parte.