Vino, nuove frontiere commerciali per il Pinot Grigio

Coldiretti veneto convoca buyers dei paesi dell'Est in webinar

SET 22, 2020 -

Roma, 22 set. (askanews) – Nuovi mercati per il Pinot Grigio: dalla Lituania fino agli Stati Uniti passando per la Gran Bretagna, la fama della Doc più grande d’Europa non conosce confini tanto da richiamare i buyers internazionali interessati a conoscere le performances produttive del vino rivelazione dell’anno. E’ questo il motivo del webinar organizzato da Coldiretti Veneto che mette insieme referenti commerciali nuovi dalle Repubbliche Baltiche, dei Paesi dell’Est e contatti consolidati con il Regno Unito ed America. L’appuntamento organizzato in collaborazione con il Consorzio di Tutela delle Venezie e la Regione del Veneto si terrà in modalità on line oggi pomeriggio rispettando i fusi orari dei vari collegamenti.

Coinvolte nell’iniziativa alcune realtà del comprensorio regionale che conta 12mila ettari vocati: la cantina i “Galli” di Annone Veneto nel veneziano e la cooperativa dei Colli Euganei della provincia di Padova che presentano la versione classica, Enotria Tellus sulle Grave del Piave a San Polo nel territorio che presenta lo spumante, l’azienda agricola “Monteci” con i vigneti biologici coltivati sul Garda veronese, per concludere con la tipologia ramata di Cà Duso sulle colline di Vicenza. Il Triveneto con 27mila ettari è l’area naturale per il Pinot Grigio Doc se si considera che 52 mila sono gli ettari coltivati a livello mondiale. Grazie alla denominazione voluta da Coldiretti sono 200milioni le bottiglie destinate al commercio mondiale.

I primati regionali per prodotti certificati hanno conquistano un valore dell’export pari a 7,10 miliardi di cui 2,60 solo per il comparto wine contribuendo notevolmente al record storico italiano di 6,4 miliardi raggiunto nel 2019. La vendemmia appena conclusa è la prima segnata dagli effetti della pandemia delle tensioni commerciali internazionali con la minaccia dei dazi americani e della Brexit con l’uscita dall’Unione Europea dell’Inghilterra.

“Il 96% del prodotto è destinato all’export con tre paesi Usa, UK e Germania che rappresentano il 84% dell’esportazione – spiegano i tecnici dell’Osservatorio Vitivinicolo di Coldiretti – l’apertura all’Est Europa è un banco di prova per differenziare il ventaglio dei clienti internazionali. La vendemmia 2020 ha visto non solo una buona qualità, ma anche una svolta sui prezzi – spiegano gli esperti – che sono cresciuti di almeno il 20%, riportando un po’ di remunerazione ai viticoltori, dopo due anni difficili. Saranno proprio i viticoltori i protagonisti dell’incontro, che con la degustazione, quella si tutta reale, dei vini spediti agli importatori, a far conoscere tutte le sfumature che il Pinot Grigio assume in Veneto.