Salizzoni (Pd): su nuovo ospedale Moncalieri manovra dilatoria

"Ripartire da casella iniziale è perdita di tempo"

SET 15, 2020 -

Torino, 15 set. (askanews) – “Il documento con cui si chiede un nuovo studio”per la localizzazione del nuovo ospedale dell’Asl To5 (Moncalieri) è “una manovra dilatoria”. A sostenerlo è il vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte Mauro Salizzoni (Pd) che si è espresso sull’odg del centrodestra approvato oggi che in sostanza chiede un approfondimento sul luogo individuato a suo tempo dal centrosinistra nell’area Vadò di Moncalieri.

Riaprire la discussione ora e “ripartire dalla casella iniziale” è una perdita di tempo, fronte del fatto che “la sanità piemontese ha bisogno di ospedali moderni, efficienti, sicuri e dotati di attrezzature di ultima generazione”. “L’area Vadò di Moncalieri era stata individuata alla fine di un faticoso confronto con le amministrazioni locali, ed era stata scelta soprattutto guardando la logistica. Un precedente studio aveva già escluso il rischio alluvionale. Visto che permangono dubbi, si è ritenuto di procedere a un’ulteriore perizia, ma un altro conto è chiedere di riaggiornare lo studio sul nuovo ospedale, la cui sede non può certo essere condizionata dal colore politico dell’amministrazione”, ha sostenuto Salizzoni, secondo cui se si spostasse la sede molti abitanti di Moncalieri e Nichelino “graviterebbero sul futuro Parco della Salute di Torino”, che a quel punto risulterebbe “sottodimensionato”.