Fiere, Di Maio: il sistema mantiene ruolo primo piano

Videocollegamento con 'Vicenzaoro'

SET 14, 2020 -

Vicenza, 14 set. (askanews) – Nel portare il saluto del Governo a Voice – Vicenzaoro International Community Event, manifestazione targata Italian Exhibition Group, Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri, ha confermato in videocollegamento l’importanza del sistema fieristico che “come ben dimostra l’esperienza di VicenzaOro, mantiene un ruolo di primo piano e il cui rilancio rappresenta una priorità strategica per tutti noi. Ci siamo impegnati al massimo per consentire alle fiere italiane di ripartire dal primo settembre, mantenendo il carattere internazionale e lavorando con gli operatori del settore per garantire la presenza in sicurezza di realtà straniere qualificate. E proprio per dare un segnale di ripartenza effettiva, abbiamo previsto nel DPCM dello scorso 7 settembre una disposizione specifica per favorire la partecipazione degli operatori fieristici stranieri agli eventi di rilievo internazionale (con i cosiddetti corridoi verdi), nel rispetto dei protocolli sanitari”. In tema di comunicazione, ha aggiunto Di Maio, “abbiamo in cantiere una campagna straordinaria di tipo trasversale dedicata alle fiere italiane. Sarà un’iniziativa nuova che mira a valorizzarne le caratteristiche uniche e inconfondibili nel panorama europeo. Certo, siamo consapevoli che le fiere ‘virtuali’ non potranno mai sostituire le manifestazioni ‘fisiche’. Ma ritengo che sia necessario, soprattutto in questi momenti di difficoltà, sviluppare formati alternativi, mettendo a frutto modelli di e-commerce e di business on-line a supporto dell’export”. Il ministro ha confermato il ruolo centrale del comparto orafo gioielliero che “è un patrimonio del nostro Paese e offre un contributo unico e speciale al settore moda e lusso, oltre che all’immagine dell’Italia nel mondo. È esso stesso l’esempio più alto della moda, sinonimo di bellezza e ingegno della nostra tradizione artigiana, ma anche di creatività e innovazione”. “Le nostre imprese del settore orafo in tutto il territorio nazionale – più di 7.000, con oltre 31.000 addetti – sono un fiore all’occhiello delle nostre produzioni di alta gamma e contribuiscono in maniera decisiva all’export italiano”.