Azzolina: sui banchi sforzo enorme, ingiusto parlare di ritardi

"La ripartenza è un segno di rinascita per tutto il Paese"

SET 7, 2020 -

Roma, 7 set. (askanews) – “La ripartenza della scuola è un segno di rinascita per tutto il Paese: 2,4 milioni di banchi in un Paese che ne produceva 200mila l’anno sono veramente tantissimi, è uno sforzo enorme. Essere accusati di ritardi è molto ingiusto: ne consegneremo 2,4 milioni in 2 mesi ed è un lavoro che andava fatto negli ultimi vent’anni, perchè ci sono arredi molto vecchi”. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a “Agorà” su Rai 3.

“Il commissario Arcuri – ha proseguito – sta lavorando, tanti banchi sono già arrivati e via via arriveranno. A settembre la scuola primaria sarà quasi tutta coperta e a fine ottobre arriveranno tutti i 2,4 milioni di banchi: è un successo anche questo. Noi abbiamo chiesto ai dirigenti scolastici quale tipo di banchi desideravano: 2 milioni sono tradizionali, 450mila circa sono quelli con le rotelle, ma esistono già da 10 anni nelle scuole”.

Azzolina ha ricordato che secondo le linee guida del CTS “al banco la mascherina si può abbassare e si deve utilizzare nei momenti di dinamicità, quando c’è movimento. Nelle situazioni statiche in cui si è distanziati, la mascherina si può abbassare. Siamo l’unico Stato che fornirà 11 milioni di mascherine al giorno a personale e studenti”.

Quanto ai timori di cattedre vuote, “se facciamo riferimento ai lavoratori fragili, l’errore è stato dire che c’è un automatismo tra l’età e la fragilità delle persone, ma l’Iss ha detto di no: quindi non parliamo certo di 300mila persone, ma di poche centinaia che dovranno attraversare tutta una procedura. Le nomine dei supplenti invece si sono sempre fatte 2-3 giorni prima dell’inizio, quando andava bene, e tante venivano fatte con il cosiddetto ‘avente diritto’, un meccanismo che ho abolito: si chiamava il supplente con la graduatoria provvisoria, dopo tre mesi diventava definitiva, c’era il balletto delle supplenze e si cambiava tutto. Quest’anno non ci sarà”.

Infine una stoccata al leader della Lega Matteo Salvini: “Io sono diventata il pane quotidiano di Salvini: vorrei chiedergli se anche lui si è impegnato un po’ per collaborare per la riapertura della scuola o se ha usato la scuola come una clava elettorale, facendo propaganda elettorale sulla scuola e terrorizzando famiglie e studenti. Ha una coscienza quest’uomo rispetto a come andava riaperta la scuola? Ha collaborato, oppure ha gettato nel panico famiglie e studenti? Negli altri Paesi le opposizioni stanno provando a collaborare, me lo sarei aspettato anche in Italia”, ha concluso Azzolina.