Abruzzo, rinasce a L’Aquila con il Maxxi palazzo Ardinghelli -7-

SET 5, 2020 -

Roma, 5 set. (askanews) – ‘L’importante conclusione del restauro di Palazzo Ardinghelli e la sua presentazione alla città – dichiara il Segretario Regionale MiBACT, Stefano D’Amico – sono il frutto della collaborazione concreta degli Uffici regionali del Ministero e della solidarietà del Governo russo che, con una significativa donazione, ha reso possibile tale risultato. A nome del Segretariato regionale per l’Abruzzo, stazione appaltante, sono profondamente grato ai colleghi che, a vario titolo, hanno preso parte a tale lavoro e alle due Soprintendenze (l’Aquila e Cratere e Abruzzo) che hanno messo a disposizione proprio personale tecnico-scientifico, secondo un consolidato spirito di fattiva disponibilità; tutti hanno seguito e curato con la consueta passione e professionalità l’evolversi dei lavori. Sono inoltre riconoscente verso i professionisti esterni che hanno prestato la loro efficace collaborazione. Un gioiello dell’architettura civile aquilana, di proprietà pubblica, viene destinato a una finalità pubblica e ridonato alla città, per diventare, grazie al MAXXI, un fondamentale punto di riferimento non solo per la vita culturale dell’Aquila e del suo territorio, ma – ne sono sicuro – anche per la sua rinascita sociale. In ultimo, vorrei ricordare l’architetto Claudio Finarelli, in qualità di RUP, aveva offerto per raggiungere questo risultato il suo consueto bagaglio di esperienza e di saggezza; un destino avverso gli ha impedito di condividerlo con noi’.

‘Nella complessa ricostruzione che ci vede impegnati da oltre dieci anni, in una città che da sette secoli crolla e rinasce su sé stessa – afferma la Soprintendente per L’Aquila e cratere Alessandra Vittorini – questo luogo offre oggi le sue inedite meraviglie pienamente recuperate grazie a un restauro attento e rigoroso. La sorprendente sequenza che attraversa la corte semicircolare e si fa strada urbana, lo scalone monumentale, i saloni e i fluidi spazi interni compongono un insieme di suggestiva bellezza. Tutto ciò è il frutto di attenzione e rigore, dedizione e competenza tecnica di cui dobbiamo essere grati a tutti i protagonisti che ne hanno accompagnato il recupero. Ringrazio quindi, per la Soprintendenza, Franco De Vitis e Biancamaria Colasacco. E tutta la nostra squadra che opera dal 2009 nel difficile scenario cittadino. È grazie al loro lavoro che oggi stiamo riscoprendo nel passato le radici per il nostro futuro, in un percorso costante e progressivo che ha visto nel centro storico e nel patrimonio culturale i luoghi di una nuova e ritrovata identità, di una appartenenza collettiva fatta di memoria e di rinascita’. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha espresso la soddisfazione della Regione Abruzzo per aver colto, grazie a una serrata quanto proficua collaborazione interistituzionale, un altro ambizioso risultato. ‘Con il restauro del Palazzo Ardinghelli, edificio monumentale tra i più suggestivi e preziosi d’Abruzzo che diventa anche sede aquilana del MAXXI – ha osservato Marsilio – la città dell’Aquila e l’Abruzzo intero si pongono all’attenzione nazionale e internazionale quale punto di riferimento sempre più qualificato e vivace della vita culturale del nostro Paese’.

‘La restituzione alla comunità di Palazzo Ardinghelli e l’istituzione della sede aquilana del MAXXI – dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi – segnano un determinante punto di svolta nella narrazione del complesso ma entusiasmante percorso di rinascita intrapreso all’indomani del sisma del 2009. L’eleganza, la bellezza e l’arte sono elementi complementari ai processi di ricostruzione materiale di una città fiera della sua tradizione storica, alla base della candidatura a Capitale Italiana della cultura 2022’