Ponte Genova, parenti vittime: Paese umiliato da sistema marcio

"Vogliamo autostrade sicure e che non siano i cittadini a pagare"

AGO 14, 2020 -

Genova, 14 ago. (askanews) – “Non possiamo continuare a farci umiliare, è necessario che il nostro Paese al completo, compresi gli imprenditori che lavorano con responsabilità, possa ripartire per uscire dal baratro nel quale è stato fatta precipitare anche la nostra credibilità, dovremo essere in grado di mettere all’angolo un sistema marcio che ha permesso il crollo del ponte”. Lo ha detto la portavoce del comitato dei familiari delle vittime di Ponte Morandi, Egle Possetti, durante la cerimonia per il secondo anniversario del crollo del viadotto sul torrente Polcevera.

“Vogliamo autostrade sicure – ha sottolineato la portavoce del comitato – e non vogliamo che siano i cittadini a pagarle. Sappiamo che ci sono stati utili ingiustamente accantonati e quindi nel nostro piccolo – ha concluso Possetti – proveremo a vigilare insieme ai cittadini che avranno la forza e la volontà di farlo affinché la nostra disperazione possa essere trasformata in un pezzo di rinascita”.