Di Biase: in Campidoglio venivo descritta come l’anti-Raggi

Serve candidato che unisca il fronte che si oppone alla destra

AGO 12, 2020 -

Roma, 12 ago. (askanews) – “Io l’anti-Raggi? Quando ero capogruppo in Campidoglio venivo spesso descritta così”. Così Michela Di Biase, Pd, in una intervista al Corriere della Sera dopo l’annuncio della sindaca cinque stelle di Roma di ricandidarsi.

“Non ricordo una sola cosa positiva che abbia fatto in questi quattro anni”, afferma Di Biase.

Grillo sostiene Virginia Raggi, il Pd è contro. Vede ripercussioni sul governo Conte? “Le vedo sul M5S”, risponde l’esponente dem, “mi sembrano i capponi di Renzo che si beccano tra loro. E non mi pare che la ricandidatura sia stata accolta dalla base con grande afflato. È eterodiretta dal M5S ed egoriferita, ha accentrato tutto pensando a sé stessa, ha cambiato vorticosamente assessori. Per capire quanto poco sia amata basta andare sulla pagina Facebook, dove festeggia cose ordinarie come l’accensione dei lampioni”.

Quanto ad una candidatura targata Pd, “”a settembre la decisione non sarà più procrastinabile. Il centrosinistra deve individuare un candidato che abbracci tutta la coalizione, abbia grandissima esperienza e respiro internazionale”. Letta, Sassoli, Gentiloni, “su nomi di così alto livello nessuno potrebbe eccepire. Roma bisogna conoscerla”. Quanto a Zingaretti, “sta facendo molto bene il presidente del Lazio e il segretario del Pd”.

Un nome che metta d’accordo Pd e M5S si può ancora trovare? “Serve una figura che unisca tutto il fronte che si oppone alla destra”, afferma Di Biase. “Un uomo o una donna che sappia tenere a freno l’ego e anteporre il noi all’io, come fecero Rutelli e Veltroni”.