Regione Piemonte: Elcograf ha ribadito strategicità di Borgaro

M5S: MOnitoreremo evolversi dei tavoli di confronto

AGO 4, 2020 -

Torino, 4 ago. (askanews) – Lo scorso 2 luglio “è stato convocato un tavolo regionale” per la crisi Elcograf e “l’azienda ha ribadito la strategicità della sede piemontese” di Borgaro Torinese “che verrà mantenuta nel perimetro del gruppo”. Lo ha riferito in Consiglio regionale l’assessore al Lavoro del Piemonte, Elena Chiorino, che rispondendo ad una interpellanza del M5S, ha annunciato che “il tavolo di mediazione tra le parti si riunirà ogni mese, a partire da settembre, presso l’assessorato al Lavoro”.

“Dopo l’acquisizione dell’ex Canale – ha ricordato Chiorino – è stato concordato con le organizzazioni sindacali un piano di risanamento sottoscritto accompagnato da prepensionamenti e cassa integrazione straordinaria di 24 mesi dal 30 gennaio 2019”. Una vicenda, ha sottolineato Chiorino, seguita nel suo evolversi dalla Regione Piemonte.

“Sul fronte prepensionamenti si registra una discordanza tra le stime aziendali, che hanno individuato una platea oscillante tra le 17 e le 23 unità, mentre per quelle sindacali sono 40. I vertici aziendali hanno inoltre detto di impiegare il 53% della forza lavoro, mentre per le organizzazioni sindacali si arriva a mala pena al 30%”, ha spiegato l’assessore. Nel corso dell’ultimo incontro con i sindacati, l’azienda ha comunicato che il sito di Borgaro rimarrà “attivo, ma con un organico ridotto a circa 60 unità e che le possibilità di accedere ai prepensionamenti non sono state incrementate per questioni tecnico-normative”.

“Monitoreremo l’evolversi dei tavoli di confronto, per assicurarci che l’azienda dia pienamente seguito a tutte le opportunità previste dalle norme, per garantire tutela e sostegno ai lavoratori”, ha replicato la consigliera regionale M5s Francesca Frediani, che ha suggerito di approfondire la vicenda dei prepensionamenti, ricordando che “la legge di Bilancio 2020 stabilisce che le aziende (di stampa o case editrici) che stanno affrontando un periodo di difficoltaà e che presenteranno nell’arco dei prossimi quattro anni un piano di riassetto aziendale (che può magari prevedere il ricorso agli ammortizzatori sociali o ai licenziamenti), possono avvalersi di fondi per i prepensionamenti per i lavoratori con almeno 35 anni di contributi”.