Calabria, boss ‘Ndrangheta prendeva reddito cittadinanza

Gdf sequestra i soldi presi sinora da nipote capo 'ndrina Zungri

AGO 4, 2020 -

Roma, 4 ago. (askanews) – Ha preso 3mila euro, tramite reddito di cittadinanza. Per questo oggi la Guardia di Finanza ha sequestrato i soldi presi ad Angelo Accorinti, nipote di Giuseppe Accorinti, ritenuto al vertice dell’omonima ‘ndrina operante nel territorio di Zungri e zone limitrofe, coinvolto in numerose inchieste. Secondo gli investigatori delle Fiamme gialle è emerso un esponente apicale della ‘ndrangheta vibonese che, omettendo di comunicare di essere stato colpito da una misura cautelare personale emessa nell’ambito della nota operazione Rinascita-Scott.

L’accertamento si svolge nell’ambito di verifiche avviate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia e la Gdf rispetto alla regolarità delle fruizioni del sussidio da parte di soggetti non aventi diritto, appartenenti o collegate alla criminalità organizzata. In particolare Accorinti jr è stato denunciato per l’articolo 7, comma 2, del D.L. 28 gennaio 2019, n. 4. L’autorità giudiziarie e la Guardia di Finanza – si sottolinea – proseguiranno l’azione di contrasto in materia di Reddito di Cittadinanza, per evitare che le somme possano andare a beneficio di boss mafiosi o altri appartenenti alle cosche, verificando anche l’esistenza di eventuali connivenze o mancati controlli ad opera dei soggetti preposti.

L’azione della Gdf – si aggiunge – è finalizzata a prevenire e reprimere condotte illecite dall’elevato disvalore sociale in quanto tese a sottrarre risorse alle fasce più bisognose della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto, come, ad esempio, i condannati in via definitiva per associazione a delinquere di tipo mafioso.