Sanità, a Napoli impiantato microdiffusore insulina a prematura

Piccola ricoverata nella Tin dell'Azienda ospedaliera Vanvitelli

AGO 1, 2020 -

Napoli, 1 ago. (askanews) – A Napoli è stato installato un microinfusore di insulina in una neonata di venti giorni, prematura di appena un chilo, affetta dal raro diabete neonatale. Malattia rara che in Campania registra un caso ogni due anni e uno ogni 90mila nati in Italia. La piccola è ricoverata presso la Terapia intensiva neonatale (Tin) dell’Azienda ospedaliera universitaria Luigi Vanvitelli. Alla bimba è stato impiantato un microinfusore integrato con sensore continuo di glicemia, in grado di sospendere automaticamente l’erogazione d’insulina. Si tratta di un sensore predittivo che avverte se ci sono rischi di episodi di ipo o iperglicemia. Grazie a una attività interdivisionale, l’Azienda offre alla piccola paziente (assistita inizialmente e sinergicamente nell’ospedale Moscati di Avellino, ndr) un’assistenza a 360 gradi potendo contare su pediatri, neonatologi, diabetologi neonatali presenti nel Policlinico. La malattia è spesso associata al basso peso e la presenza di esperti, nello stesso posto, rende il percorso più facile. In campo vi sono due team altamente specializzati. La terapia è affidata ai professionisti della Clinica Diabetologica Pediatrica G.Stoppoloni-Centro di riferimento regionale. Il costante monitoraggio, invece, vede protagonista la Terapia intensiva neonatale dove, solo nel 2019, sono stati ricoverati quasi 200 neonati. Di questi il 40% prematuri a basso peso; il 10% fa riferimento a neonati sotto i 1.500 grammi.