Fase 3, Lombardia aumenta capienza consentita sui mezzi pubblici

Nuova ordinanza firmata da Fontana valida da domani al 10 settembre

LUG 31, 2020 -

Milano, 31 lug. (askanews) – Con una nuova ordinanza firmata dal presidente Attilio Fontana valida da domani al 10 settembre la Regione Lombardia aumenta la capacità massima dei mezzi pubblici, limitata da precedenti norme per il contenimento del Coronavirus. Su bus, filobus e tram urbani, suburbani e interurbani è consentita l’occupazione del 100% dei posti a sedere e del 50% dei posti in piedi, per i quali il mezzo è omologato, così come per i treni del servizio regionale. Per i bus granturismo, aeroportuali e finalizzati, nonché per i servizi non di linea svolti con autobus con conducente e le medesime tipologie di mezzi utilizzate per i servizi sostitutivi ferroviari è consentita l’occupazione del 100% dei posti a sedere.

Per i servizi di linea e non di linea di navigazione è consentita l’occupazione del 100% dei posti a sedere e del 50% dei posti in piedi previsti dalla licenza di navigazione. Per i mezzi utilizzati per lo svolgimento dei servizi di trasporto pubblico funiviario (ad es. funivie, cabinovie, seggiovie e funicolari) è consentita l’occupazione del 100% dei posti a sedere e del 50% dei posti in piedi, per i quali il mezzo è omologato. Anche ai fini della programmazione del servizio in relazione alla ripresa dell’anno scolastico, per gli scuolabus o altro mezzo è consentita l’occupazione del 100% dei posti a sedere e del 50% dei posti in piedi. Quanto ai servizi taxi e di noleggio con conducente ai membri dello stesso gruppo familiare, ai conviventi, agli appartenenti a nuclei già pre-organizzati è consentito derogare all’obbligo del distanziamento.

Permane l’obbligo di utilizzare la mascherina al chiuso, mentre all’aperto è necessaria nel caso in cui non sia possibile garantire il distanziamento sociale. È comunque indispensabile averla sempre con sé e indossarla anche sui mezzi di trasporto pubblico. In tema di organizzazione del lavoro resta obbligatoria la misurazione della temperatura per il datore e per i dipendenti, così come per i clienti dei ristoranti. Se dovesse risultare superiore a 37,5°, non sarà consentito l’accesso alla sede e l’interessato sarà informato della necessità di contattare il proprio medico curante.