Donne vittima di violenza, da Campidoglio linee guida su sostegno

La giunta capitolina sulla presa in carico

LUG 25, 2020 -

Roma, 25 lug. (askanews) – La Giunta Capitolina ha approvato le Linee Guida per la presa in carico integrata delle vittime di violenza di genere, rivolte alle istituzioni e organizzazioni che operano sul territorio per la prevenzione e il contrasto della violenza. Un documento di indirizzo e orientamento per tutti i soggetti istituzionali e del privato sociale che intercettano casi di violenza nei confronti delle donne ed eventuali figli minori: Servizi sociali e Educativi di Roma Capitale, Servizi Socio-Sanitari territoriali, Presidi Ospedalieri, Forze dell’Ordine e Polizia Locale, Scuole di ogni ordine e grado, Centri Antiviolenza, Case Rifugio, Case per la Semiautonomia, coordinati dal Dipartimento Partecipazione, Comunicazione e Pari Opportunità di Roma Capitale.

Uno strumento innovativo, funzionale, dettagliato, che promuove un approccio condiviso e un linguaggio comune tra i partner della rete impegnati nella prevenzione, nel contrasto alla violenza di genere e nelle attività di supporto; offre una cornice di riferimento per agevolare la collaborazione attiva tra i vari referenti facilitando i passaggi da un servizio all’altro; permette a ciascun attore di conoscere servizi e modalità di intervento degli altri partner della rete; definisce le azioni e le funzioni da attivare nei casi di violenza conclamata o sospetta, individuando gli strumenti da utilizzare.

Le linee fotografano il sistema di Roma, articolato e complesso dal punto di vista demografico e territoriale, strutturato in modo multidimensionale in quanto a tipologia di servizi, rendendolo uno strumento finalizzato a garantire a tutte le donne (e ai loro figli) lo stesso livello di servizi. Basandosi su una serie di concetti base comuni in merito ad una violenza riconosciuta come violazione dei diritti umani, fenomeno multifattoriale che lede la libertà della donna, sull’assunto che non esiste una tipologia di donna maltrattata né di uomo maltrattante, il documento illustra la rete antiviolenza che ha come obiettivo prioritario la sicurezza della donna (e degli eventuali figli), è centrata sulle sue esigenze, adotta un linguaggio comune e condivide procedure operative e attiva equipe territoriali multidisciplinari per la presa in carico integrata.

Un sistema a rete, descritto come una ruota, un meccanismo composto da una quantità di ingranaggi, che operando insieme offrono alla donna, che ne è al centro, una protezione rafforzata e personalizzata. Cerchi e nodi (istituzioni, servizi, organismi relazionali) con ruoli e compiti specifici, referenti che comunicano permettendo una condivisione funzionale a tutela della donna.

“Per la prima volta Roma si dota di Linee Guida che permettono la strutturazione della collaborazione tra i molteplici soggetti della rete, con obiettivo comune e prioritario di difesa e supporto per le donne vittime di violenza. Un ulteriore e determinante passo in avanti perché nessuna si senta sola” dichiara la sindaca Virginia Raggi.

“Sono raddoppiate le donne seguite dai Centri Antiviolenza di Roma Capitale: un segnale importante, che ci dice che l’investimento nelle strutture che stiamo attuando risponde ai bisogni delle donne, aiuta la violenza sommersa ad emergere. Con queste Linee guida vogliamo offrire uno strumento ulteriore a chi ogni giorno lavora per la loro tutela, e quindi alle donne stesse. La sinergia di una rete funzionale è garanzia ulteriore di una protezione completa e di un percorso di riscatto a cui ciascuna ha diritto” afferma l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità solidale Veronica Mammì.

“Mettere al centro la donna è lo scopo di queste importanti Linee Guida per la presa in carico integrata delle vittime di violenza di genere. Ogni violenza ha una storia diversa e solo una strutturata rete di servizi sul territorio può dare una risposta concreta ai bisogni delle vittime di violenza e alle numerose e differenti richieste di aiuto che ci arrivano dalle donne. Le professionalità e i servizi ci sono, era importante e doveroso collegarli per garantire un supporto completo alla lotta contro la violenza maschile” sostiene la delegata della Sindaca alle Politiche di Genere Lorenza Fruci. Nuovo