Migranti, Regione Basilicata: profilassi sanitari a chi sbarca

Risoluzione approvata all'unanimità dopo le polemiche di ieri

LUG 22, 2020 -

Roma, 22 lug. (askanews) – Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato all’unanimità dei presenti (Acito, Aliandro, Baldassarre, Bardi, Bellettieri, Braia, Cariello, Cicala, Cifarelli, Coviello, Polese, Sileo, Trerotola, Zullino), una risoluzione sull'”Emergenza Covid-19, Centri di accoglienza”, con la quale si condivide “la richiesta al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Interni Lamorgese, di impedire che ulteriori vicende di questo genere abbiano a verificarsi e si invita il Presidente della Giunta regionale a chiedere al Governo, nella sua interezza, di predisporre all’arrivo dei migranti sul territorio nazionale profilassi sanitarie in grado di impedire che fatti di questo genere abbiano ancora a verificarsi”. Con il documento si prende atto della relazione del presidente Bardi “in merito ai nuovi casi Covid-19 registrati ieri in Basilicata, e che ha visto alcuni immigrati di paesi extra europei, sbarcati pochi giorni fa in Sicilia, risultati positivi al coronavirus dopo verifiche effettuate dalle nostre strutture sanitarie” e si ribadisce che “Quello che è accaduto ieri è un campanello d’allarme che non va sottovalutato e non vanno vanificati i sacrifici che la comunità lucana ha fatto durante i durissimi mesi del lockdown. La Basilicata è e rimane una regione ospitale che ha il diritto di pretendere misure adeguate ad impedire che in regione si verifichino nuovi focolai di infezione”.

Ad inizio seduta il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, ha fatto una comunicazione all’Assemblea rispetto a quanto accaduto durante i lavori consiliari di ieri, facendo appello al senso di responsabilità di ciascuno. “Ciò che è avvenuto è un fatto grave che non può non essere stigmatizzato da chi ha a cuore le sorti di una istituzione, la regione Basilicata, che rappresenta un baluardo di democrazia e confronto politico sano e costruttivo e, soprattutto, un luogo di sintesi decisionale utile ai lucani. Possono esistere, questo è il frutto più bello della democrazia, opinioni e posizioni diverse, ma ciò deve avvenire nel rispetto reciproco e nella consapevolezza che una democrazia rappresentativa è davvero tale quando i suoi rappresentanti si comportano in maniera consona rispetto al ruolo che rivestono e al luogo che li ospita. Questa non è la casa di nessuno di noi, questa è la casa dei lucani e ai lucani chiedo di portare rispetto. Si può e ci si deve confrontare su tutto, ma la politica non può cedere alle offese. Questa è la casa delle soluzioni ai problemi dei cittadini e, soprattutto in questo momento storico, è doveroso concentrarsi e lavorare in maniera costruttiva. Le degenerazioni ideologiche, da qualunque parte esse vengano, sono un ostacolo allo sviluppo della Basilicata e alla crescita della regione. Il nostro dovere è lavorare, individuando le soluzioni più giuste per il bene della collettività, stando lontani dalle polemiche e dalle offese. Sono certo che è questo che ci chiede la società lucana”.

Subito dopo l’intervento del presidente della Giunta regionale della Basilicata, Vito Bardi, sui nuovi casi Covid-19 registrati presso i centri di accoglienza, situati a Potenza e Irsina a cui ha fatto seguito il dibattito nel quale sono intervenuti Zullino, Acito, Polese, Cifarelli, Cariello, Sileo, Bellettieri, Braia, Aliandro, Coviello e l’assessore alla Sanità, Leone.

Dopo l’approvazione della risoluzione, il presidente dell’Assemblea, Carmine Cicala, sulla richiesta del consigliere Polese di discussione della mozione “Recovery fund”, verificata la mancanza del numero legale, ha dichiarato sciolta la seduta. Erano presenti al momento del voto (Acito, Baldassarre, Bellettieri, Braia, Cariello, Cicala, Cifarelli, Polese, Sileo e Trerotola).