Papa ai bambini: da soli non ci si diverte, bisogna stare insieme

Va a piedi a sorpresa al campo estivo dentro il Vaticano

LUG 21, 2020 -

Città del Vaticano, 21 lug. (askanews) – “Le persone che soltanto sanno divertirsi da sole sono egoiste, per divertirsi bisogna essere insieme, con gli amici”. Con queste parole Papa Francesco si è rivolto a un centinaio di ragazzine e ragazzini che frequentano l’iniziativa “Estate ragazzi in Vaticano”.

Il dialogo è avvenuto lunedì mattina, 20 luglio, quando il Pontefice è giunto a sorpresa nell’Aula Paolo VI, dove i piccoli stavano facendo colazione prima di dedicarsi ai giochi, alle avventure e allo sport.

“Lui era uscito da solo da Casa Santa Marta e si è diretto all’Aula per salutare i ragazzi che stavano finendo la colazione. È passato tra i tavoli, prima si è intrattenuto con i più piccolini, poi con quelli delle elementari e delle medie. Si è interessato su cosa fanno, come passano la giornata, ha chiesto loro se erano contenti”, racconta all’Osservatore Romano don Franco Fontana, coordinatore dell’evento, superiore della comunità salesiana in Vaticano e cappellano della Direzione dei servizi di sicurezza e di protezione civile e dei Musei vaticani. “Sono rimasti strabiliati tanto da restare completamente in silenzio. Poi, dopo il giro, siamo scesi all’Aula Paolo VI, abbiamo fatto quello che facciamo tutte le mattine, non abbiamo sconvolto gli orari. Lo stesso Papa ha voluto che fosse così. In tre gli hanno posto delle domande che avevamo formulato la scorsa settimana, perché era nostra intenzione scrivergli. Lui ha risposto in modo molto semplice. Infine, ci ha rivolto un saluto generale e poi ha ringraziato calorosamente i 22 animatori. Ci siamo fatti anche una foto tutti insieme. A piedi il Pontefice è poi ritornato a Santa Marta. I bambini sono rimasti colpiti dalla familiarità, dalla semplicità e dalla paternità del Papa che ha voluto vivere questo momento”.

Jorge Mario Bergoglio, racconta un animatore presente all’incontro, Sergio Garozzo, “si è complimentato con i ragazzi – ha detto – per l’ottimo lavoro, per i risultati che stiamo ottenendo, per la felicità dei bambini e perché ha sentito che tutti parlano bene di questa esperienza tant’è che sta pensando di riproporla nel tempo. Li ha spronati poi a fare sempre meglio”. I ragazzi hanno accolto il Papa con musica, balli e il canto delle strofe scelte per l’Estate ragazzi. Garozzo ha raccontato che una bambina aveva la curiosità di sapere cosa facesse il Papa durante il giorno e “lui ha risposto che è un prete e fa quello che fanno tutti i preti”. Un’altra ha parlato del proprio nonno defunto e ha chiesto al Pontefice se il Paradiso fosse come glielo avevano descritto: un luogo bello, felice e tranquillo. Il vescovo di Roma l’ha rassicurata benedicendo una collana che le ricordava l’amato nonnino.

Tra tuffi in piscina, tornei di calcetto, tennis, pallacanestro e ping-pong, ma anche visite guidate nei Giardini vaticani, scrive il giornale vaticano, i bambini e i ragazzi hanno potuto anche imparare e formarsi nello spirito di don Bosco. L’iniziativa, infatti, è stata animata dai salesiani insieme all’associazione Tutto in una festa. Hanno frequentato l’iniziativa qualche centinaio tra ragazzi e ragazze, coinvolgendo circa 140 famiglie. Promossa dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ha coinvolto qualche centinaio di ragazzi e ragazze che ogni settimana, dal 6 luglio, sono stati accolti all’interno delle mura leonine per divertirsi, imparare e giocare in tutta sicurezza, nonostante l’epidemia da covid-19.