Scuola, proposta Agidae: studenti in più nelle paritarie

Padre Franco Ciccimarra: "Noi siamo pronti, ma non risponde nessuno"

LUG 18, 2020 -

Roma, 18 lug. (askanews) – “Si parla tanto di spazi per accogliere a settembre gli studenti di troppo nelle scuole statali per via del distanziamento preventivo da rispettare, così come imposto dal Comitato tecnico scientifico: una delle possibilità subito ‘pronta all’uso’, forse l’unica, è quella di far fare le lezioni in presenza negli istituti paritari”. È la proposta lanciata da Padre Franco Ciccimarra, Presidente di Agidae, Associazione Gestori Istituti Dipendenti dall’Autorità Ecclesiastica, che aggiunge: “Ne ho parlato con il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – era presente anche la Ministra dell’Istruzione – e poi con lo stesso dicastero a Roma”.

“Non c’è ancora un accordo con il Ministero dell’Istruzione per ospitare una parte del 15% di alluni che non potranno frequentare le lezioni in presenza nei loro istituti statali, noi abbiamo dato la disponibilità ad accogliere gli alunni nelle scuole paritarie, ma attendiamo ancora la risposta. Siamo fermi ai buoni propositi aspettando le disposizioni specifiche. Il tema è capire chi sono i referenti per attuare questa iniziativa: i dirigenti scolastici, il ministero dell’Istruzione o gli USR. Fino adesso ho trovato solo il silenzio”, rimarca Padre Ciccimarra.

“Lo Stato avrebbe il vantaggio di collocare nelle paritarie gli studenti in eccedenza delle scuole statali. È semplice in quanto molte delle nostre strutture sono già pronte, sono già scuole, autorizzate, riconosciute, con le certificazioni a posto. Certo non vale per tutte le scuole paritarie ma per molte è così: siamo quasi alla fine di luglio e ripeto la maggior parte delle nostre scuole sono già operative. Non c’è una linea operativa su questo tema e per attiarla serve chiarezza, il via libera dell’amministrazione e cosa effettivamente bisognerebbe definire per poter attuare subito visto che le ottime condizioni di operatività dell’iniziativa. Serve chiarezza anche sulla modalità per poter attuare: a pagamento, gratuitamente, coprendo le spese? Si deve decidere la soluzione in base ai costi di gestione che li dovrebbe certamente coprire il ministero dell’Istruzione”, conclude il presidenta di Agidae.