MAfia e truffa su assegnazione pascoli sui Nebrodi, 14 indagati

Operazione della Guardia di finanza di Enna

LUG 11, 2020 -

Palermo, 11 lug. (askanews) – La Guardia di finanza di Enna e di Nicosia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, con l’ausilio delle unità cinofile di Catania, hanno eseguito 14 provvedimenti di perquisizione in diversi Comuni delle province di Enna, Messina e Catania. Tra i soggetti destinatari dei provvedimenti figurano elementi di spicco della criminalità organizzata di stampo mafioso operante nel territorio dei Nebrodi, coinvolti a vario titolo per i reati di turbata libertà degli incanti e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, commessi con l’aggravante del metodo mafioso.   Alcuni dei 14 soggetti erano già stati destinatari in passato di misure restrittive e custodia cautelare per fatti analoghi, e 5 di loro erano stati indagati per l’attentato mafioso del 2016, contro l’allora Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, sventato dal Vice Questore Manganaro e dagli uomini della Polizia di Stato, Poliziotti recentemente promossi per Merito Straordinario e Medaglia al Valore. Il procedimento è stato archiviato ma, dalle parole del Procuratore, le indagini continuano per assicurare alla giustizia i mafiosi che quella notte compirono l’attentato.   Dall’operazione “New Park” viene fuori, in maniera chiara, la valenza e l’importanza del “Protocollo Antoci”, oggi Legge dello Stato. Fino al 2014, infatti, erano riusciti a compiere i reati mantenendo gli importi sotto la soglia dei 150 mila euro per poter presentare l’Autocertificazione Antimafia ma con la creazione del Protocollo di Legalità voluto dal Presidente Antoci, non potendolo aggirare la norma e non potendo accedere alle gare, compiono l’estorsione nei confronti di un imprenditore sano che, intanto, si era aggiudicato il lotto grazie proprio alla nuova norma proprio voluta da Antoci.