“Positivi”: un libro per ritrovarsi dopo la pandemia

Affrontare paure e fragilità e andare avanti

LUG 6, 2020 -

Roma, 6 lug. (askanews) – Ribaltare l’esperienza drammatica della pandemia e provare a ritrovarsi nei pensieri e nelle relazioni affettive e sociali con gli altri, magari cercando di riconoscere i segnali di allarme psicologico. E’ tutto questo e molto di più il volume “Positivi – Ritrovarsi dopo il disagio emotivo da pandemia” (Publiedit, pp 160, 10.90 euro), firmato da Maria Emilia Bonaccorso, caporedattore aggiunto della redazione Specializzati dell’ANSA, esperta di salute, medicina e sistemi sanitari e da Massimo Cozza, psichiatra e Direttore del Dipartimento di Salute Mentale ASL Roma 2.

Per tornare anche alla classica, rincuorante, accezione della parola “positivi”, da troppi mesi ormai legata al coronavirus e ai suoi esiti più nefasti, cogliendo le opportunità che comunque questa storia inaspettata e tragica ci ha dato. “Non è certo una rimozione di quanto è accaduto – chiariscono gli autori – ma al contrario è un percorso che attraversa il dolore e le paure delle “ore più buie” per analizzare le problematiche psicosociali ed emotive correlate alla pandemia Covid-19, con un occhio al passato ma guardando soprattutto al presente e al futuro. Partendo dalla ferita nell’anima della morte degli anziani “senza volto”, fino al ruolo non riconosciuto delle donne, passando attraverso le fake news, il disagio mentale pervaso da pregiudizi e l’evoluzione dei nostri modelli di vita, nel privato come nel lavoro con lo smart working. Considerando la parte giocata dal rapporto tra economia e salute. Se un virus ha cambiato il mondo ora noi possiamo forse cambiare qualcosa nelle nostre vite, con una maggiore fiducia in noi stessi e negli altri, con un po’ di consapevolezza in più su quanta forza si nasconda dietro ad una maschera (e anche una mascherina) di apparente fragilità”.

Un libro che “cerca di dare un senso a tutta questa confusione”, scrive nella prefazione Piero Chiambretti, riflettendo anche sull’esperienza di contagiato e sulla perdita della madre a causa del Covid-19. Il volume, reperibile in libreria e on line e per il quale i due autori devolvono integralmente i loro diritti economici all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, esplora l’impatto del virus e le conseguenze psicosociali ed emotive della vita in pandemia. Unendo dati e analisi (ci sono i contributi di Massimo Biondi e Maria Rita Parsi) si offrono anche percorsi per riconoscere i segnali di allarme psicologico a cui fare attenzione, suggerimenti per affrontare le paure e vivere più serenamente, in questa difficile fase, il proprio quotidiano. Di fronte all’emergenza “con davanti tutta la fragilità di una società sempre più individualizzata, ci siamo resi conto che se ognuno avesse pensato solo a sé stesso la pandemia ci avrebbe travolto – sottolineano Bonaccorso e Cozza -. Ma questo nuovo umanesimo di coesione è anche un’occasione unica e straordinaria per ricominciare a prenderci cura della nostra mente e della nostra vita”.